E’ stata presentata questa mattina giovedì 29 settembre, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’Hotel Vanvitelli, la nascita della costituente di Balena bianca che vedrà la luce il prossimo 29 e 30 ottobre, in una due giorni di dibattiti politici che si terranno al Belvedere di San Leucio. Dieci tavole rotonde con esponenti della politica locale e nazionale per interrogarsi sul momento della pubblica amministrazione, sull’avanzata del civismo, sui modelli di selezioni della classe dirigente, ma anche, grazie alla presenza di personaggi di spicco del mondo forense, sulle inchieste, sulla presunzione di innocenza degli amministratori e sul diritto di cronaca. «Siamo di fronte ad una costituente atipica – ha subito precisato l’avvocato Massimo Golino, uno dei promotori della Costituente – La costituente, in politica, è l’avvio di un processo finalizzato a costruire un partito, un modello pre-definito. Ma noi, non abbiamo la presunzione di costituire un nuovo partito, né riteniamo che occorra in Italia e in special modo a Caserta, un nuovo partito. Quello che occorre è un’altra cosa che a dire sembra semplice ma che in realtà cambierebbe tutto: occorre finalmente capire che è cambiata una stagione, che bisogna invertire la rotta del modus operandi di tutti, politici e non, e capire che fare questo non è per niente semplice. Anzi, è complicatissimo. Ma da qualche parte bisogna pur iniziare! E allora, ci proviamo noi». Balena bianca ha le idee chiare e Golino lo fa capire subito. «Noi lanciamo la costituente di un nuovo stile di vita, cosi come diciamo da qualche mese – – ha ripreso l’avvocato – di un nuovo stile di vita che secondo noi, in questo momento storico, può serenamente fondarsi sugli unici valori largamente diffusi nelle nostre coscienze: quelli cristiani e quelli democratici». La costituente di Balena bianca arriva a valle di un percorso. «Due anni e mezzo fa, dopo le Elezioni Europee del 2014 ci incontrammo a Caserta con i Segretari nazionali e gli esponenti di rilievo dei partiti moderati italiani: PD, FI, UDC e CD – va avanti – Ci riunimmo per analizzare un gravissimo dato oggettivo: 26 milioni di italiani non avevano espresso un voto politico e, di costoro, 6 milioni avevano votato la “protesta”. Dopo le regionali del 2015 e le ultime amministrative siamo arrivati nel momento in cui la protesta fine a sé stessa è ad un passo dal potere politico; siamo nel momento in cui la maggior parte dei cittadini si organizza in gruppi civici per partecipare alla vita pubblica, evitando i partiti; siamo ormai nel momento in cui anche chi riveste cariche istituzionali abbandona le sigle partitiche per approdare al civismo». Golino spiega come Balena bianca si pone come risposta a questa necessità di politica. «Balena Bianca è nata su iniziativa di tanti amministratori della provincia di Caserta che hanno sempre ritenuto, e ritengono tutt’ora, che nella gestione della cosa pubblica siano ineludibili l’esperienza, la competenza e la preparazione, così come sono ineludibili in qualsiasi ambito della vita umana – ha precisato – Ed è per questo che Balena Bianca otto mesi fa non è nata come un partito e, nel futuro, non sarà mai un vecchio partito politico». L’avvocato spiega poi come queste ragioni si poggino su una solida base elettorale quantificabile in oltre ventimila preferenze se si considerano gli ultimi riscontri dei promotori di Balena bianca. E, i nomi sono di tutto rispetto, solo a leggere i presenti in sala al Vanvitelli. C’erano infatti Massimo Russo, Presidente del Consiglio comunale di Orta di Atella; Vincenzo Simeone, Capogruppo opposizione al Comune di Casal di Principe; Cesare Diana, Capogruppo opposizione al Comune di Castel Volturno; Alfonso di Giorgio Capogruppo di maggioranza al Comune di Orta di Atella; Gennaro della Porta, Consigliere di maggioranza Comune di Orta di Atella; Maria Marino, candidata più votata al comune di Aversa; Gabriele Costanzo, già consigliere comunale di Aversa; Salvatore della Vecchia, già consigliere comunale di Aversa a cui va aggiunto Nicola Marino, Vice – sindaco di Casaluce e primo non eletto in Regione che è tra gli animatori del progetto.

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