Nel solco della campagna contro il razzismo ideata e promossa dall’organizzazione internazionale Fare, la Caritas Diocesana di Aversa ha organizzato per sabato 15 ottobre 2016 una giornata all’insegna dello sport e della fratellanza, in collaborazione con l’Associazione Dadaa Ghezo e Cantiere Giovani. Alle ore 10:00, presso il campo della parrocchia di S. Maria La Nova (Aversa), si terrà un incontro di calcio tra l’ASD Real Lusciano e il Team Caritas. “Lo sport e il confronto ci caratterizzano e ci aprono ad un dialogo sempre nuovo, soprattutto verso il mondo giovanile”, spiega don Carmine Schiavone, Responsabile della Caritas diocesana. Da qui nasce l’idea di aderire all’iniziativa di ‘Fare Network’, un’associazione che unisce coloro che intendono combattere tutte le forme di discriminazione, disuguaglianza ed emarginazione. Potendo vantare una rete composta da più di 130 membri in 30 paesi europei, ‘Fare Network’ cerca di sviluppare l’inclusione sociale sfruttando la potenza del gioco e dello sport. Non solo: Fare utilizza le proprie competenze anche per fornire consigli nel combattere la discriminazione e promuovere l’inclusione sociale. Nel pomeriggio, invece, alle ore 15:30 il Centro Madre Teresa di Calcutta (Vico S. Agostino 4, Aversa) ospiterà il Workshop “Rifugiati politici. Frontiere dell’inclusione”: la tavola rotonda affronterà le varie tematiche legate al razzismo e alla discriminazione in genere, piaghe che purtroppo continuano a caratterizzare la nostra quotidianità. A fornire un essenziale contributo al dibattito saranno i racconti e le testimonianze dei fratelli stranieri. Nel corso del Workshop sono previsti gli interventi di don Carmine Schiavone; Angelo Ferrillo, Responsabile Immigrazione ARCI Caserta; Federica Turco, vicesindaco città della città di Aversa; Roger S. Adjicoudé, Responsabile Area Immigrazione della Diocesi di Aversa; Anna Tammaro, Ufficio Immigrazione Caritas di Aversa. La giornata si concluderà alle ore 17:00 con un party interculturale. “Mentre ancora assistiamo al continuo flusso immigratorio – conclude don Carmine – con il cammino tracciato dalla Caritas Diocesana cerchiamo di rispondere all’emergenza sbarchi con una logica di vera inclusione. In quest’ottica, l’appuntamento di sabato 15 ottobre segna una tappa importante per dire davvero NO alle barriere interiori.”
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