Passo dopo passo il Comune di Casapesenna sta radicalmente voltando pagina. Un altro pezzo di strada è stato percorso stamattina con l’inaugurazione del centro di raccolta rifiuti differenziati. La struttura, che sarà operativa a breve, è stata realizzata in via Sant’Antonio su un bene confiscato alla camorra. Una scelta fortemente voluta dal sindaco Marcello De Rosa a rischio anche di perdere i finanziamenti pubblici. Ma il primo cittadino ha insistito. E alla fine ha vinto la sfida dando un segnale forte e chiaro: Casapesenna sta tornando a essere un paese “normale” con un’amministrazione comunale che si batte per la legalità e la tutela del territorio. “La costruzione del centro di raccolta – ha dichiarato De Rosa – su di un bene confiscato alla criminalità, è un sogno che diventa realtà. Il nostro intento è stato anche quello di riconsegnare alla comunità una struttura un tempo appartenuta alla camorra. Questo è un modo serio e concreto di lavorare per il bene del paese”. All’iniziativa di stamattina hanno partecipato, tra gli altri, l’onorevole Pd Giovanna Palma, il direttore di Agrorinasce Giovanni Allucci, e i sindaci Renato Natale (Casal di Principe), Gino Pellegrino (Parete) e Nicola Esposito (Lusciano). È intervenuto, con parole come sempre mai banali, anche il parroco di Casapesenna don Vittorio Cumerlato. Presenti alla manifestazione anche tanti gli studenti. “La decisione del sindaco De Rosa e della sua giunta – ha affermato l’onorevole Palma – rende questa giornata speciale. Riutilizzare un bene confiscato per la tutela dell’ambiente è il modo migliore per combattere la camorra. Complimenti all’amministrazione comunale di Casapesenna”. Avanti così, dunque. Passo dopo passo verso la “normalità”. Cambiare si può.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A MARCELLO DE ROSA

 

LA VIDEO-INTERVISTA A GIOVANNA PALMA

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