“Inutili allarmismi agitati da coloro che intendono eludere la legge”. Così, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente nazionale di FederLab Italia (l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati), in merito alla notizia delle 2.000 lettere di licenziamento che sarebbero già pronte per essere inviate a causa della “riorganizzazione della rete dei laboratori” in Campania. “I ventilati esuberi di personale – spiega D’Anna – sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli annunciati da sedicenti associazioni di categoria che sono da tempo impegnate in una battaglia di retroguardia tendente ad eludere il rispetto delle norme riguardanti l’obbligo di accorpamento dei piccoli laboratori non in grado di garantire il mantenimento dei requisiti organizzativi e di qualità imposti dalla legge”. “L’ineludibilità di tali norme e la maggiore qualificazione tecnologica ed organizzativa dei laboratori di analisi – aggiunge ancora D’Anna – pongono la necessità di accorpare piccoli presidi che, con l’intervenuta riduzione delle tariffe di remunerazione di oltre il 30%, già oggi non traggono alcun utile dalla loro attività e non garantiscono gli standard di qualità per le prestazioni erogate”. FederLab, conclude il senatore “quale associazione maggiormente rappresentativa del comparto, ha avviato da tempo i necessari contatti con la Regione Campania affinché siano riconosciuti ai dipendenti in esubero tutti gli ammortizzatori sociali in grado di accompagnarli o al prepensionamento o al reinserimento in altri ambiti della laboratoristica”.