SAN MARCELLINO – Una piovigginosa mattinata novembrina ha accolto le celebrazioni per la giornata dedicata all’unità nazionale e alle forze armate, fortemente volute dal sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano. I cittadini e tutti i fedeli si sono dati appuntamento alle 12 in chiesa per la Santa Messa officiata da don Antonio Diana. Il parroco ha salutato il primo cittadino, il presidente del consiglio comunale Michele Di Martino, il vicesindaco Paola Barone, i carabinieri della stazione di San Marcellino presenti e il comandante della polizia municipale Francesco Fabozzi e tutti coloro che hanno voluto essere partecipi della solenne commemorazione del nobile sacrificio dei soldati caduti in Guerra per la Libertà. Davanti all’altare è stata benedetta la corona d’alloro che poi successivamente è stata depositata davanti alla lapide dei caduti in Guerra. Ed è stata benedetta anche la bandiera di San Marcellino, simbolo di quell’ideale per il quale i cittadini del paese hanno lottato e perso la vita. “E ai quali noi dobbiamo sempre essere riconoscenti”, ha detto il sindaco Colombiano quando ha visto sventolare la bandiera del proprio Municipio sul balcone tra quella dell’Italia e dell’Unione Europea. “Si è trattato di un evento solenne toccante – chiude il capo dell’esecutivo Colombiano – anche perché abbiamo ricordato tutti quei soldati e forze armate che hanno lottato per la nostra Patria. Abbiamo ricordato quelle persone che hanno adesso impresso i loro nomi a perenne ricordo sulla lastra marmorea, e celebrato tutti coloro che hanno onorato e servito la Patria fino all’estremo sacrificio nel passato e nel presente. Si è trattata quindi anche di un’occasione per riflettere sul valore della pace, della democrazia e della libertà e per rivolgere un pensiero alle Forze Armate, alle Forze dell’Ordine, alle Forze di Polizia e ai soldati tuttora impegnati in missioni di pace in territori stranieri, a difesa del Paese e a tutela della pace, della democrazia e della doverosa affermazione delle leggi”.

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