“Garantire l’effettiva erogazione delle risorse a sostegno delle imprese, semplificando le procedure burocratiche e agevolando la bancabilità delle imprese, anche attraverso modelli fideiussori più semplici, al fine di sostenere sviluppo e occupazione”. A chiederlo, al management di Sviluppo Italia, è la III Commissione consiliare permanente, presieduta da Nicola Marrazzo (Pd). Stamattina – riporta una nota – la Commissione ha ascoltato il presidente della società in house della Regione Campania, Umberto Minopoli per verificare lo stato di attuazione del bando competitività. All’audizione hanno partecipato, insieme con il presidente Marrazzo, il vice presidente Giovanni Bosco (Campania Libera, Psi,Davvero Verdi), e i consiglieri Luciano Passariello (FdI), Antonio Marciano (Pd), Pasquale Sommese (gruppo misto), Gennaro Saiello (M5S), e le esponenti del Pd Maria Antonietta Ciaramella, Loredana Raia e Bruna Fiola. Argomento centrale dell’incontro sono state le problematiche sorte per le imprese ammesse finanziamento in relazione alla polizza fideiussoria da presentare per la firma dei contratti che – come spiegato da Minopoli – per ragioni oggettive legate alle caratteristiche dei fondi europei e del mercato creditizio, ha fatto sorgere delle difficoltà sulle quali i vertici di Sviluppo Campania sono al lavoro per trovare una soluzione al più presto. Tutti i consiglieri partecipanti, con vari accenti, hanno evidenziato la necessità di rendere effettiva l’efficacia del bando a supporto della grande vitalità produttiva campana delle imprese partecipanti, superando tecnicamente le problematiche dovute alle caratteristiche del sistema creditizio e bancario. “Da parte della Commissione – ha sottolineato Marrazzo – c’è grande impegno a dare impulso affinché le risorse disponibili effettive ed efficaci e non si blocchino sul modello fideiussorio. Abbiamo in Campania piccole e medie imprese molto motivate che devono trovare nelle istituzioni ma anche nelle banche le giuste risposte”, ha aggiunto il presidente della III Commissione. (ANSA). Campania: Marrazzo, garantire erogazione risorse a imprese (2) (ANSA) – NAPOLI, 18 NOV – Il consigliere regionale Luciano Passariello ha sottolineato che ci sono gli imprenditori i quali, però, “non hanno i mezzi per diventare bancabili nel nostro sistema bancario con il rischio di vanificare l’iniziativa imprenditoriale ed anche l’impegno delle istituzioni a suo sostegno”. Passariello ha anche richiesto notizie approfondite sullo stato dell’arte delle attività della società e sul suo stato di ‘salute’ finanziario anche a tutela dei suoi dipendenti Minopoli ha evidenziato che Sviluppo Campania, essendo società in house, non può realizzare profitti e ciò determina che i suoi ricavi sono istituzionalmente inferiori ai costi, una situazione di debolezza strutturale, infatti anche quest’anno il bilancio sarà in perdita, e ha sottolineato che essa andrebbe maggiormente focalizzata come società in house con missione di sviluppo economico. “Il tema dell’accesso al credito è fondamentale nel Sud, spesso danneggiato dalle rigidità dei fondi europei e del sistema bancario, per cui ci sono imprenditori, c’è vitalità imprenditoriale, ci sono risorse da investire ma si rischia di non riuscire a renderle effettive”, ha detto Marciano. “Occorre puntare totalmente sulla semplificazione per sostenere effettivamente le piccole e medie imprese”, ha rimarcato Sommese, presidente della competente Commissione speciale. “Un gruppo di lavoro per istituire una agenzia finanziaria regionale che possa farsi carico direttamente del rapporto con le imprese e per sostenerle quando esse non risultino bancabili”, ha proposto la consigliera Ciaramella rimarcando che “siamo la più grande regione del sud e dobbiamo fare un nostro fondo per le imprese”. “Il vulnus legato all’accesso al credito alle garanzie va assolutamente risolto onde vanificare l’intera misura e tutto l’impegno che si profonde a sostegno delle imprese”, ha sottolineato la consigliera Raia. Per Saiello, infine, “con il nostro fondo di garanzia, in cui confluiscono le risorse ricavate dalle rinunce alle indennità di parlamentari e consiglieri regionali, garantiamo risorse utili alle piccole e medie imprese e, a maggior ragione, non è accettabile che ci siano limitazioni all’accesso ai finanziamenti regionali e comunitari dovuti a questioni bancarie. E’ evidente che l’impegno di tutti deve essere teso a risolvere queste problematiche e a rendere tali risorse realmente a sostegno delle imprese”.

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