L’agro aversano, continua a detenere – purtroppo – il triste primato dell’irregolarità nell’ambito delle statistiche sui servizi di controllo a tutela della normativa gius-lavoristica. Il dato statistico – in tal senso – è superiore all’89%, nonostante l’incisiva azione di vigilanza mirata ed il continuo monitoraggio delle attività posti in essere dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Caserta – diretta dall’Ing. Renato Pingue – ed il NIL, lo Speciale reparto dell’Arma che opera all’interno della struttura ministeriale. L’ultimo “botto” è del 23 novembre allorquando i militari dell’Arma e gli Ispettori del Lavoro hanno fatto irruzione in due aziende – una calzaturiera l’altra tessile – ubicate in Aversa e Teverola, dove hanno scovato 40 dipendenti “in nero” su 52 controllati. Il bliz predisposto dall’Ing. Pingue con il NIL scaturisce a seguito di particolare attività info-investigativa che ha permesso di individuare, la presenza di personale irregolare. All’atto dell’acceso vi è stato il “consueto” fuggi-fuggi degli operai, ma i particolari accorgimenti predisposti dai militari dell’Arma hanno impedito che tutto ciò avvenisse. Alle due attività, regolarmente iscritte alla Camera di Commercio, è stato applicato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale con ulteriori sanzioni amministrative per oltre 50.000 euro. I due titolari delle aziende, inoltre, sono stati deferiti a piede libero all’Autorità Giudiziaria per violazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

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