CAPODRISE. «C’era tutto da fare daccapo, eppure il Comune esisteva!». Così, il commissario prefettizio Dante Delli Paoli, parlava di Capodrise l’8 dicembre 1946, in consiglio comunale. A Settant’anni esatti dalla ricostituzione del Comune, il prossimo 9 dicembre, il sindaco Angelo Crescente ha organizzato un incontro-dibattito, dal titolo “L’autonomia recuperata: Capodrise tra memoria e futuro”, per riflettere sul «significato di città e sull’essere cittadini della propria terra e del mondo». L’evento si terrà, alle 18, nell’aula consiliare, in piazza Aldo Moro. Moderati da Caterina Vesta, interverranno, tra gli altri, Salvatore Delli Paoli, Giuseppe Limone e Raffaele Cananzi. Scrittore, storico, giornalista di lungo corso, Delli Paoli, per oltre trent’anni è stato il corrispondente per Marcianise del quotidiano “Il Mattino” e poi del Corriere del Mezzogiorno. Professore di lettere prima e dirigente scolastico poi, oggi è preside emerito del liceo classico “Pietro Giannone” di Caserta. Filosofo, poeta, aforista, Limone è professore ordinario di Filosofia della politica e del diritto all’Università della studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. È stato direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche della stessa università. È considerato tra i maggiori studiosi in Italia e in Europa del personalismo e del giuspersonalismo. È fondatore, direttore e curatore de “L’era di Antigone” e della rivista “Persona. Periodico internazionale di studi e dibattito”. Avvocato dello Stato, giurista e saggista, Cananzi, esponente di spicco del movimento cattolico italiano, è stato presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana dal 1986 al 1992. In seguito, è stato deputato della Repubblica e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Del convegno saranno, poi, pubblicati gli atti. L’11 marzo 1928 fu emanato un regio decreto, con il quale re Vittorio Emanuele III, su proposta del capo del Governo Benito Mussolini, annesse il comune di Capodrise a quello di Marcianise. Il 26 aprile 1946 fu emanato un secondo decreto, stavolta legislativo luogotenenziale, con cui si ricostituì l’ente. «Capodrise – afferma il sindaco – era una piccola comunità, in cui l’appartenenza era percepita come un valore e quei 18 anni di annessione hanno contribuito a ravvivare quel sentimento, tuttora presente». Per l’occasione, la giunta ha istituito l’albo d’onore e, venerdì mattina, il fotografo Gaetano Montebuglio ritrarrà Crescente con Giuseppa De Filippo, nata nel 1946, e con Nicole Colella, nata qualche giorno fa. Si tratta di una foto, che ha un valore simbolico, con chi ha costruito il passato e con chi Capodrise affiderà il suo futuro. «I nostri figli – argomenta Crescente – attendono da noi una ragione di speranza, un presente che non sia un semplice flusso di accadimenti all’interno di una storicità chiusa su sé stessa, un presente che sia aperto alla novità della condivisione e del bene comune. Lo possiamo realizzare solo recuperando la memoria comunitaria, scevra di ogni retorica, facendo nostri gli ideali più nobili che hanno acceso gli animi delle generazioni che ci hanno preceduto, additando il loro esempio a modello. Un popolo, una comunità priva di memoria – conclude Crescente –, è come un albero senza radici, una casa senza fondamenta».