Piedimonte Matese – Il provvisorio diventa definitivo. Lo sanno sulla loro pelle i ragazzi dell’istituto agrario “Scorciarini Coppola” e le loro famiglie. Una vicenda che viene da lontano come è arcinoto anche ai tanti smemorati: dalla chiusura della loro sede storica, per inagibilità, a causa delle scosse del terremoto del 2013 ma già prima un’ala della struttura era stata dichiarata interdetta e transennata. Un equilibrio sempre fragile : dalla prima sistemazione presso gli spazi dell’industriale “Caso” con la mortificazione delle attività di laboratorio adibiti alcuni a classi(con infiltrazioni) fino alla dislocazione -per due anni- presso lo stabile del commerciale “De Franchis” che aveva spazi per ospitare gli studenti sradicati dalla loro originaria sede di via monte Muto. Fino all’ultimo “sfratto”: l’equilibrio fragile è saltato per una serie di carenze dell’istituto commerciale perché la provincia, che ha la competenza degli istituti di istruzione superiore- non ha provveduto ai relativi adempimenti tra cui la manutenzione semestrale degli estintori con la messa in ora ad effettuarli e la prescrizione di ospitare non più di cento persone. Una situazione che ha generato disagi a catena : salti mortali per le attività didattiche del “De Franchis” e esodo(provvisorio) per i ragazzi dell’agrario rispediti in parte all’industriale Caso ed in parte nei locali striminziti del convitto( una classe anche nel locale TV). Si dirà sono misure di emergenza per far fronte al caos creatosi e tutto ritornerà come prima una volta messi i norma gli impianti antincendio (entro il 13 gennaio approfittando della vacatio natalizia i lavori dovranno essere eseguiti). Il problema specifico sì ma non è così per la radice di tutto questo sfacelo : per quello “sradicamento”, per usare un termine della botanica, che ha portato a tre anni di silenzi, di balbettii della classe politica sulla storia dei finanziamenti (vi risparmio i comunicati diffusi dall’amministrazione provinciale negli ultimi quattro anni), di inaffidabilità politico- amministrazione a cominciare dagli ultimi anni di gestione targata Zinzi (senior), da mancate risposte a quello che i ragazzi hanno scritto su uno degli striscioni: ” Qual è il futuro dell’Agrario” matesino. Gli studenti del “Scorciarini Coppola” alcuni mesi addietro, hanno scritto all’ex premier Renzi, al governatore della giunta regionale De luca, scriveranno, forse, anche a Gesù bambino.
Michele Martuscelli