Elicotteri, rapporti bancari, 250 fabbricati, due srl operanti nel recupero per il riciclaggio dei rifiuti urbani e industriali, società nel settore immobiliare e nel noleggio di trasporto aereo, auto, automezzi industriali, e 49 rapporti bancari: sono tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Procura, ai tre fratelli Pellini di Acerra, condannati, in primo e secondo grado, perché ritenuti responsabili di aver avvelenato terreni dell’Agro Casertano e Napoletano. Il loro patrimonio è stato ritenuto provento dell’attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali gestiti negli impianti di proprietà, reati per i quali i fratelli Giovanni, Salvatore e Cuono Pellini, sono stati condannati in secondo grado anche per disastro ambientale. Le fiamme gialle hanno sequestrato, tra l’altro, due srl operanti nel recupero per il riciclaggio dei rifiuti urbani e industriali, tre società impegnate nel settore immobiliare, una società per il noleggio di trasporto aereo, proprietaria anche di tre elicotteri, e diverse quote di partecipazione a ditte individuali operanti nel settore della ristorazione e distribuzione di carburanti, oltre a terreni, fabbricati, autoveicoli e automezzi industriali e 49 rapporti bancari dislocati in diverse province italiane,per un valore di circa 200 milioni di euro.
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