Vince il sì nel referendum sull’accordo che, di fatto, salva i posti di lavoro di oltre 800 persone nella sede di Napoli di Almaviva Contact. I votanti sono stati 690 su un totale di 818 aventi diritto: a scrutinio ancora in corso i voti favorevoli sono già 345 (89 i no finora espressi, cinque le schede nulle), sancendo così la vittoria a larga maggioranza del sì. Ai dipendenti del call center è stato sottoposto l’accordo sottoscritto la scorsa settimana a Roma tra i vertici dell’azienda e le rappresentanze sindacali. Al termine di due giorni di assemblee, le operazioni di scrutinio sono in corso e si concluderanno nelle prossime ore. Il quorum affinché il referendum fosse considerato valido è stato raggiunto in mattinata. Taglio degli scatti di anzianità, modifica del Tfr e sospensione degli scatti di anzianità in corso di maturazione sono alcuni dei punti dell’accordo. Un “taglio” tuttavia temporaneo. Nel testo si legge, infatti, che l’accordo ha una durata triennale, quindi da ora fino al 2020 e che, nel caso in cui per l’azienda ci fossero due semestri positivi, verrebbe ‘ripristinato’ il Tfr. L’accordo prevede anche l’istituzione di una Commissione Paritetica, composta da rappresentanze sindacali, vertici dell’azienda e lavoratori, all’interno dell’azienda con il compito, tra l’altro, di analizzare i risultati economici. In caso, infatti, di raggiungimento di un punto di equilibrio, per due semestri, saranno ripristinate le condizioni lavorative e contrattuali antecedenti alla stipula dell’accordo. L’azienda, inoltre, corrisponderà, per tutto il 2017, dei ‘Buoni welfare’ del valore di 20 euro che saranno erogati a tutti i dipendenti della sede di Napoli ogni 3 mesi. Dall’8 aprile e fino a dicembre di quest’anno, proseguirà la cassa integrazione straordinaria che, a partire da luglio sarà a rotazione. Dal canto suo, la Regione Campania si è impegnata ad attivare percorsi formativi per i dipendenti di Almaviva.

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