E’ recentissima la notizia dell’ennesimo caso di violenza che ha turbato le notti della “movida” nel centro storico di Caserta. Non si contano più gli episodi che rendono, ormai da anni, preoccupante e pericoloso un fenomeno che, se opportunamente controllato e disciplinato, può essere fonte di ricchezza e di attrazione per un territorio. Da anni se ne parla, senza che alcuna vera azione sia stata messa in campo; il comitato “Caserta centro: no degrado, no movida selvaggia” da mesi cerca risposte dall’amministrazione ma i vari incontri, peraltro ci risulta disertati dal Sindaco, si sono risolti con frasi di buone intenzioni ma vuote nei fatti. Il tempo è abbondantemente scaduto. Nella mozione depositata presso la Presidenza del Consiglio, i consiglieri Apperti Naim e Fabrocile chiedono sostanzialmente tre azioni: che vengano emesse ordinanze volte ad imporre il rispetto dei limiti di orario di apertura dei locali notturni, delle emissioni acustiche, e che contengano la produzione e l’accumulo di rifiuti (come, ad esempio, l’obbligo di somministrare le bevande in contenitori “vuoto a rendere”); che si eviti di concentrare sulla stessa strada festival della durata di più giorni consecutivi, e, soprattutto, che il Sindaco solleciti una convocazione immediata del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura, per concordare forme di controllo e prevenzione da parte di tutte le Forze dell’Ordine, atteso che la sola Polizia Municipale non ha alcuna possibilità di fronteggiare un fenomeno così vasto. “Servono almeno due, tre postazioni fisse di controllo – spiegano i consiglieri -, perché è inammissibile che in presenza di comportamenti violenti e teppistici si debba attendere decine di minuti per un intervento che, talvolta, neanche avviene. Le postazioni avrebbero, peraltro, anche un ottimo effetto deterrente”. Non solo controllo e repressione, però: Speranza per Caserta ritiene che la soluzione definitiva al problema potrà aversi soltanto con la collaborazione attiva e convinta di tutti gli attori coinvolti: amministrazione, forze dell’ordine, commercianti e residenti. Per questo, l’ultimo punto della mozione prevede l’elaborazione di un “Regolamento sullo sviluppo sostenibile ai fini della convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nelle aree private, pubbliche e demaniali”, come già sperimentato a Napoli. Tutte queste misure, unitamente agli annunciati provvedimenti in tema di mobilità (ZTL su via Gasparri e Piazza Gramsci), che valutiamo senz’altro positivamente, potrebbero finalmente dare a Caserta un volto di città media moderna, nella quale i diritti all’impresa ed al divertimento dei giovani si contemperano con le legittime esigenze dei residenti e di tutti i cittadini.

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