La Città di Caserta, rappresentata dall’assessore all’Urbanistica Stefania Caiazzo, ha partecipato a Roma all’incontro, svoltosi presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, tra le città candidate a Capitale italiana della Cultura. L’incontro, promosso da PromoPA e dalla Rete delle Città della Cultura, ha dato continuità alla proposta lanciata nell’incontro di dicembre tenutosi ad Aliano, in provincia di Matera, affinché, da un lato, non si disperdano le energie profuse per la candidatura, l’impegno dei Comuni, le aspettative delle comunità insediate e, dall’altro, si verifichi operativamente la possibilità di collegare gli interventi individuati nei Dossier, promuovendoli attraverso un brand unico per attivare un circuito di attrattività turistica, sia a scala locale che a scala nazionale. Al tavolo istituzionale del MiBACT, l’amministrazione comunale di Caserta, confermando la volontà di proseguire nel percorso comune della Rete delle Città, ha evidenziato i vantaggi della competizione della Capitale italiana della Cultura: la promozione della progettualità e della partecipazione, la definizione di prospettive strategiche che portano a ragionare sui programmi e non solo sugli eventi, l’interazione virtuosa tra iniziative culturali e politiche di sviluppo locale. In questa prospettiva, l’assessore Caiazzo ha fatto riferimento alle linee di indirizzo del Piano urbanistico comunale in corso di redazione, che guardano a Caserta come Città della Cultura e del Turismo e alla necessità di fondare la riqualificazione urbanistica sugli eccezionali valori ambientali, culturali e naturalistici, e sull’opportunità di attivarli come risorse per un complessivo rilancio sociale ed economico. Attrattori culturali ha spiegato lassessore Caiazzo – da valorizzare e potenziare in un sistema urbano complessivo, dunque non solo nelle aree centrali della città, ma anche nelle frazioni, dove il patrimonio culturale deve configurarsi come attivatore di energie, tutela dell’identità locale, leva per la rigenerazione e il recupero, occasione fondamentale per il coinvolgimento della comunità locale.

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