“Noi italiani siamo fermi al posto fisso nella stessa città di fianco a mamma e papà”. Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, in una intervista a Tgcom24, apre una nuova querelle sul tema caldo del lavoro. Con una frase destinata a innescare nuove polemiche dopo le parole di Mario Monti che aveva definito ‘monotono’ il posto fisso.

Il ministro torna sull’uscita di Monti, dicendo che “è nata una querelle frutto di una fretta d’interpretazione. Il mondo moderno ha grandi esperienza di mobilità, noi viviamo nella cultura del posto fisso. Il mondo sta cambiando, come avviene nei paesi emergenti”. Insomma, aggiunge, “dobbiamo fare un salto, ma non demonizziamo. Monti ha voluto sdrammatizzare, non è stato fatto per mancanza di rispetto verso nessuno”. Sulla necessità si agire in fretta sulla riforma interviene di nuovo il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che, inaugurando l’anno accademico all’Università di Torino 2, ribadisce: “Su riforma bisogna agire, non si può più tergiversare. Il percorso deve essere rapido, non ci si può fermare, aspettare. Non è una soluzione e il governo ha il dovere di agire per cercare di risolvere i problemi, anche se questo non vuol dire negare al Parlamento la priorità di decidere. È in corso un dialogo con le parti sociali – dice -. Ciò vuol dire che non è tutto deciso, ma vogliamo ascoltare”. E sul posto fisso aggiunge: ”Bisogna spalmare le tutele su tutti, non promettere il posto fisso che non si può dare. Questo vuol dire fare promesse facili, dare illusioni”. Infine, sul tema del licenziamento ha spiegato: ”Non vogliamo che non esista la possibilità di licenziare, ma che chi è stato licenziato sia aiutato dalle istituzioni e dall’azienda di trovare in tempi ragionevoli una nuova occupazione”.

 

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