Il secondo incontro di Maddaloni nel Cuore Tour, tenutosi ieri sera alle 18, presso l’antica osteria “Cuoppolo” in via Domenico Raffone, ha fatto registrare un altro bagno di folla per il candidato sindaco Andrea De Filippo. La scelta dell’assemblea pubblica e il microfono aperto a tutti i partecipanti è una scelta azzardata, coraggiosa ma fatta da chi, per questa città, non ha nulla da nascondere e tanto da dire. Ad aprire l’incontro e lanciare tanti spunti sono state le testimonianze, anche rabbiose, di quei cittadini delusi e sdegnati da una classe politica incapace e scellerata. Le tasse, il malfunzionamento dei servizi, quelli mai partiti, gli appalti truccati, i lavoratori dimenticati, i cenni storici e le bellezze di un paese mandato in rovina. Queste sono solo alcune delle accuse mosse da quelli che in questa città vivono da sempre, la amano come i loro cari e spesso ne parlano con un pizzico di commozione ricordando i fasti di un tempo. Li hanno capiti tutti ormai – esordisce così De Filippo – i cittadini non sono degli stupidi. A poche settimane dalla presentazione delle liste, i soliti noti sono tutti lì, ogni giorno, indaffarati e concentrati su quale cavallo scommettere per la corsa alle poltrone. Non agiscono per il bene della città, ma solo per mero interesse. Sono persone mediocri, incapaci che, puntualmente, si ricompongono perché attratti da un richiamo irrinunciabile: quello di trattare questa città come una mucca da allattare. E’ a questi signori – continua De Filippo – che vorrei lanciare un appello, sfidarli proprio su ciò che hanno più a cuore. Da questo storico locale, lascio una promessa: quella che se dovessi diventare sindaco, rinuncerò alla mia indennità e chiederò di fare lo stesso agli amici che chiamerò in giunta. Perché di Maddaloni la politica si è presa tutto, ora è il momento di restituirle qualcosa.

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