Sorpresi a bruciare rifiuti speciali (plastica, legno verniciato e parti di auto) in un appezzamento vicino a una civile abitazione. Per questo motivo tre giovani di Qualiano sono stati arrestati. È uno dei risultati prodotti da uno speciale servizio predisposto dai carabinieri del comando provinciale di Napoli per la prevenzione e il contrasto ai reati ambientali e ai roghi di rifiuti. Durante le attività impiegati militari dell’Arma dei gruppi di Napoli, Castello di Cisterna e Torre Annunziata, il Gruppo Forestale e quelli per la Tutela dell’Ambiente, del Lavoro e della Salute. A Qualiano i carabinieri hanno scoperto in flagranza tre persone (di 30, 32 e 36 anni), tutte già note alle forze dell’ordine, mentre – nell’abitazione di due di loro – davano a fuoco rifiuti speciali. I tre sono stati arrestati e portati in carcere con l’accusa di combustione illecita di rifiuti. Sparsi su un’area di circa 300 mq attigua a coltivazioni e abitazioni sono stati trovati altri rifiuti speciali (tra cui divani, pneumatici e perfino sacchi contenenti amianto) che probabilmente sarebbero stati incendiati di lì a poco. Nel corso della complessa attività, oltre agli arresti, sono state denunciate altre 22 persone, sequestrate due discariche abusive, tre aree private, quattro opifici, un fabbricato abusivo, tre officine meccaniche, una falegnameria, due autolavaggi, tre mezzi adibiti al trasporto di rifiuti, un cantiere edile. Tra i denunciati, persone accusate di immissione diretta nelle reti fognarie o in atmosfera dei residui di officine, carrozzerie e autolavaggi. Tra le accuse anche la mancanza di formulari dei rifiuti in vari opifici e il ritrovamento di scarti di lavorazioni tessili, con il sequestro di centinaia di sacchi accatastati in attesa di smaltimento illegale. Scoperte e segnalate per la bonifica aree illegalmente utilizzate come discariche di parti meccaniche di autoveicoli, rifiuti urbani, ingombranti e speciali, demolizioni di fabbricati

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