Modificare il calendario dei lavori e concentrare tutti gli sforzi sull’emergenza “Terra dei fuochi”: è questo l’obiettivo dell’iniziativa messa in piedi stamane dai consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle che, guidati dalla capogruppo Valeria Ciarambino, assieme a consiglieri comunali e attivisti, dopo aver montato tende e striscioni all’esterno del palazzo del Consiglio Regionale al Centro Direzionale di Napoli, hanno annunciato presidio permanente di protesta. La richiesta, protocollata dal gruppo consiliare già una settimana fa e reiterata stamattina in forma di mozione ai presidenti delle varie commissioni nonché ai gruppi delle alle altre forze politiche, prevede di orientare la programmazione dei lavori di tutte le commissioni e il consiglio all’adozione di atti, norme e misure volte alla risoluzione definitiva della problematica degli incendi e dei roghi tossici con particolare riferimento alla cosiddetta “Terra dei fuochi”. “Noi non ce ne andremo da qui fino a quando questa richiesta, che non è la nostra ma quella di tutti i cittadini della Campania e in particolare di quelli della Terra dei fuochi non verrà ascoltata. Già una settimana fa abbiamo chiesto a tutti i gruppi di concentrare gli sforzi su questo tema ma nessuno si è degnato nemmeno di risponderci. Allora di fronte a questo atteggiamento di arrogante indifferenza di politica e istituzioni abbiamo deciso di passare ai fatti. Resteremo qui giorno e notte. Sfidiamo la Regione e il Consiglio, il governatore De Luca e la sua maggioranza, a dimostrare coi fatti e non a parole che per loro la Terra dei fuochi è davvero la priorità assoluta. Non bastano – afferma il capogruppo del MoVimento in Consiglio Regionale, Valeria Ciarambino – le misure adottate in extremis e in maniera raffazzonata da Governo e Regione nelle ultime ore, servono interventi strutturali, mirati e concreti. L’emergenza non è affatto alle spalle, qui continuano a bruciare boschi, veleni, rifiuti ordinari e tossici. E’ un disastro ambientale senza precedenti, noi, come esponenti delle istituzioni votati dai cittadini e chiamati da loro a rappresentarli, non possiamo continuare a star qui nel palazzo a far finta di niente e a continuare le nostre attività come se nulla fosse. Resteremo qui fino a quando le nostre richieste non saranno ascoltate”.