Avviato questa mattina presso la prefettura di Napoli il piano per installare 92 nuove telecamere, messe a disposizione della Regione, nel rione Sanità e nel quartiere Decumani per rafforzare la sicurezza. Lo fa sapere il Viminale, spiegando che l’iniziativa è stata adottata nel quadro delle azioni per il rafforzamento della sicurezza nella città di Napoli, promosse sulla base degli indirizzi definiti dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel corso del Comitato metropolitano di Napoli, tenutosi lo scorso 1 marzo. Le telecamere, per le quali il Comune sosterrà gli oneri di alimentazione elettrica ed il Dipartimento della Pubblica Sicurezza quelli di manutenzione, si aggiungono a quelle già esistenti realizzate con i fondi del Pon Sicurezza. Dopo la sottoscrizione del protocollo, alla presenza del sindaco, del prefetto, del capo di Gabinetto della Regione e del vice direttore generale preposto all’attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia e autorità di gestione dei Fondi europei e di tutte le componenti del partenariato pubblico- privato, è stato presentato il Progetto Argo Panoptes, dal nome del gigante che, secondo la mitologia greca, “tutto vede”, a simboleggiare l’importante obiettivo di garantire una sorveglianza continua e “senza soste”. L’intervento, finanziato con le risorse del Programma Operativo Nazionale “Legalità” e del Piano di Azione e Coesione “Legalità” 2014-2020, per complessivi 8 milioni di euro, è volto a realizzare – attraverso l’attivazione di una piattaforma telematica presso la Prefettura in cui confluiranno i dati relativi a tutti gli apparati di videosorveglianza pubblici e privati – un modello di controllo del territorio capillare ed “intelligente” in grado di supportare e potenziare l’azione di prevenzione e di contrasto delle forze di polizia, anche attraverso l’interconnessione del sistema con le banche dati esistenti. La sperimentazione di Argo, conclude il Viminale, prenderà avvio da Napoli per poi svilupparsi – attraverso le risorse messe a disposizione dal Pon – in tutta l’area delle Regioni Convergenza, con una potenziale successiva estensione a tutto il territorio nazionale.