Torna pienamente libero l’ex presidente della Provincia di Caserta nonché ex sindaco di Alvignano Angelo Di Costanzo. La decima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli presieduta da Nicola Quadrano ha infatti accolto l’istanza presentata dai legali dell’ex politico di Forza Italia, Raffaele Crisileo e Francesca Mastracchio, annullando per mancanza di esigenze cautelari il provvedimento che disponeva il divieto di dimora in Provincia di Caserta. L’ex presidente della Provincia potrà così presentarsi senza alcuna restrizione al processo che lo vede imputato per vari reati, tra corruzione e turbativa d’asta, e che inizierà il primo dicembre prossimo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Di Costanzo fu arrestato nel settembre 2016, mentre ricopriva il doppio ruolo istituzionale di sindaco e presidente della Provincia, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – sostituti Alessandro Di Vico e Giorgia De Ponte – denominata “Assopigliatutto”, che portò alla luce in alcuni comuni del Casertano l’esistenza un vasto giro di appalti pubblici truccati in cambio di tangenti nel settore della raccolta dei rifiuti; appalti che, come nel caso di Alvignano, comune retto da Di Costanzo, finivano sempre all’azienda operante nel settore ambientale Termotetti grazie a bandi cuciti ad hoc. Di Costanzo restò in carcere per due settimane, poi fu posto in libertà dal Riesame che ritenne l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza; i giudici disposero però il divieto di dimora in provincia. Di Costanzo mantenne la doppia carica istituzionale ma, non potendo recarsi a lavoro, nel dicembre del 2016 decise di dimettersi da sindaco di Alvignano, circostanza che lo fece decadere automaticamente anche da presidente della Provincia di Caserta.