Una Cupola. Una piovra con tentacoli lunghissimi. Un’associazione a delinquere composta da decine di persone. Una mangiatoia enorme. Infinita. A capotavola politici e amministratori locali. Ai lati il “partito dei tecnici”. Sia quelli che lavoravano nell’ufficio tecnico comunale, sia gli “esterni” sulla carta, ma interni, organici al “Sistema”. Il cerchio del malaffare si chiudeva con gli imprenditori. Pronti a tutto. A riempire valigette di tangenti. A falsificare le carte. A minacciare ed estorcere in qualche caso. Non è una ricostruzione giornalistica. Tantomeno un romanzo. Niente affatto una “Fabula Atellana”. È quello che ha spiegato nei minimi dettagli Angelo Brancaccio ai giudici. Episodi, luoghi, circostanze, progetti. E soprattutto nomi e cognomi. L’ex sindaco di Orta di Atella, condannato per camorra e tuttora detenuto per 416 bis, rivela ai giudici il “metodo” che ha consentito il sacco della città. Ciascun tecnico dell’epoca, confessa Brancaccio ai magistrati, aveva il “suo segmento, i suoi clienti”. Uno dei più attivi e operativi era Tommaso Dell’Aversana “Rockefeller”, attuale segretario del Pd ortese. Ma quando si dimette? Incredibile! Ai tempi in cui era assessore della giunta Brancaccio il leader dem si è occupato “dalla A alla Z” dell’iter tecnico-burocratico che ha partorito il centro commerciale “Fabulae”. Dell’Aversana avrebbe redatto il progetto e si sarebbe occupato anche della direzione dei lavori. Il segretario Pd si è trasformato nel giro di pochi anni da geometra, ripeto geometra e non Renzo Piano, quindi con un reddito da geometra in “Rockefeller” con una mega villa da 3 milioni di euro (nella foto) e appartamenti sparsi qua e là ad Orta (di cui ci occuperemo in seguito). Il boom economico di Dell’Aversana è coinciso con il boom edilizio. I casi della vita.
Un altro ex componente dell’esecutivo Brancaccio tirato in ballo è Mimmo Iovinella “Mister 5mila euro”. Anche lui geometra. Anche lui oggi esponente del Pd. E’ assessore di Sant’Arpino nella giunta guidata da Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario facente finzione”. Pure quest’ultimo del partito democratico. Che bell’associazione a… fare politica. Del resto per dare un’idea di come è ridotto il Pd ortese basta un nome: Francesco Gianfranco Piccirillo. È il non plus ultra. Era un assiduo frequentatore di una mansarda. E partecipava costantemente a incontri di calcio con mister e altri calciatori della squadra. Torniamo a “Mister 5mila euro”. Secondo Brancaccio quando era “suo” assessore ha fatto un “sacco di interventi” durante il sacco edilizio. D’Ambra, uno degli imprenditori che in quegli anni ha realizzato numerosi appartamenti, “faceva riferimento solo a Mimmo Iovinella e a Tommaso Dell’Aversana”. Ecco il “Sistema”. La Cupola. La Piovra. E “non finisce qui” come postò su Facebook un ex comandante dei carabinieri di Orta al quale ora le caprette fanno ciao. Lui non poteva farlo. Era ed è tifoso di Salvatore Del Prete. Io posso scriverlo. Non ho tifato per “Soldinus “Magò”. E non lo farò mai.
Mario De Michele