Abbiamo bussato col batacchio all’ampio portone d’ingresso del suo studio legale. Due colpetti leggerissimi. Niente citofono per evitagli pericolosi sobbalzi. Potevano risultare mortali. Poi con passo felpato e in religioso silenzio ci siamo avvicinati al suo capezzale. Nel mentre una domanda angosciante ci rimbombava nella testa: come starà? È ancora vivo? Quando l’abbiamo visto abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Pasquale Ragozzino era ancora tra di noi. Ha superato senza lasciarvi le penne la batosta del siluramento dalla guida di Coraggio. Le sprangate dei suoi ex compagni di viaggio gli hanno lasciato ferite su tutto il corpo. Ma almeno, seppur claudicante, continua a camminare e si sta rimettendo in sesto. Con sommo piacere, abbiano notato che è già sulla via della totale guarigione. Ai microfoni di Campania Notizie ha rilasciato una lunga intervista nella quale da un lato non nasconde il suo rammarico, dall’altro promette (avverte?) che il suo impegno civico nell’interesse di Orta di Atella non subirà battute d’arresto. L’ex leader di Coraggio è stato cacciato a calci dall’intero gruppo dirigente del movimento. A partire dal consigliere Anna Castelli che è anche sua cugina.
Dopo 5 mesi di schiavitù politica e asservimento amministrativo il componente dell’Assise ha finalmente spezzato le catene. Già sembra un’altra persona. Ha riassaporato il gusto della libertà. La Castelli e gli agguerritissimi Pio Capasso, Ida Fiorillo e Mena Capasso, tutti candidati alle ultime comunali, hanno dato il benservito a Ragozzino. Lo hanno messo brutalmente alla porta del movimento da lui stesso fondato. “Mi sarei aspettato modi più civili e umani. Un movimento politico è una cosa seria”. Un modo elegante per dire che per gli altri è un gioco. La delusione più grande gliel’ha riservata la Castelli. “Mia cugina mi ha deluso sia nei contenuti che nei modi. Lei ha sempre saputo che non ero interessato a occupare poltrone”.
Quando chiediamo all’avvocato come si spiega quanto accaduto lui risponde in modo caustico. “Siamo nel mondo dell’irrazionale”. In altre parole sua cugina e gli altri membri di Coraggio sono impazziti. Dal suo punto vista politico Ragozzino non ha dubbi. “Qualcuno si è divertito in modo scandaloso a indebolire il movimento”. L’avvocato Ragozzino non ricorre perifrasi. E dice fuori dai denti, un po’ a sorpresa essendo la modestia un suo tratto distintivo, che con la sua dipartita politica Coraggio ha subito una notevole perdita in termini qualitativi, di contenuti e di competenza. “Coraggio – dichiara l’ex leader del movimento – faceva paura a una parte della maggioranza”. Per Ragozzino dietro la rottura c’è certamente qualcuno esterno a Coraggio che ha orchestrato il suo “scalzamento”. “Facendo fuori il sottoscritto sarà più facile fare manovre di palazzo”. Poi annuncia il suo ritiro dalla politica. “Non continuerò più a fare politica ma da cittadino attivo mi occuperò delle sorti del mio paese al quale sono legatissimo”.
È proprio vero che non farà più politica? “Io dico sempre la verità”. Bugia. Ma lo perdoniamo. In politica qualche piccola menzogna ci sta. A volte è indispensabile. Quello che è sicuramente vero è che Pasquale Ragozzino è stato fatto fuori da un pulcino e tre pollastrelle. Insomma ha fatto la figura dello str…uzzo.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A PASQUALE RAGOZZINO