Ha perso tempo (non per noi) Totò quando ha scritto la stupenda poesia “A’ Livella”. A Sant’Arpino forse in pochi ricordano il commovente verso finale: “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie… appartenimmo à morte!”. Sicuramente non conoscono la lirica del Principe della risata i familiari del sindaco Giuseppe Dell’Aversana. In passato Campania Notizie ha sollevato il caso della cappella della famiglia Spuma che in bella vista nel cimitero sporge di oltre un metro rispetto al perimetro di tutte le altre. Nei giorni scorsi ci hanno segnalato altre evidenti disparità tra morti. Stavolta a balzare agli occhi sono le cappelle della famiglia del padre e del suocero del primo cittadino santarpinese. Pubblichiamo le foto. Dicono più di tante parole. Ci limitiamo a delle brevi considerazioni. Quella del suocero del sindaco rispetto alle altre sembra la Cappella Sistina. Svetta sfiorando le nuvole. Mastodontica. Eccessiva. In “scala” rispetto alle altre costruzioni appare come l’Empire State Building. Con una croce più grande di quella portata da Gesù nel calvario verso il Golgota. Certo, si tratta di opere realizzate molti anni fa. Ma la condanna è doverosa lo stesso.

Molto meno vistosa la cappella cimiteriale della famiglia di Dell’Aversana. Ma con un’irregolarità in più. Oltre ad essere un po’ più alta delle altre “invade” non di poco il marciapiede. Sporge di circa mezzo metro, quasi come quella della famiglia Spuma, colpita da un’ordinanza di abbattimento mai eseguita. Come mai? Forse i titolari della concessione hanno confrontato la loro costruzione con quelle dei parenti del sindaco? Fatto sta che l’ordinanza è ancora nel cassetto dopo mesi e mesi e la famiglia Spuma non ha più protestato. Ha avuto rassicurazioni da qualcuno? “Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: nuje simmo serie… appartenimmo à morte!”.

Mario De Michele


P.S. Circola nel paese un volantino firmato dai novelli consiglieri di opposizione Mimmo Iovinella, Speranza Belardo e Maria Rosaria Coppola. I tre moschettieri si ergono a paladini della legalità e della trasparenza e si sono accorti solo oggi che Sant’Arpino al Centro fa parte della maggioranza. Di fatto (tutti voti a favore) l’ingresso risale a circa due anni fa. Su questi schermi proietteremo i film dei tecnici-prestanome, dei conflitti di interesse su espropri di terreno e sullo Zio Paperone. Nel frattempo ci viene da ridere. Se Iovinella, Belardo e Coppola parlano di legalità e trasparenza allora siamo certi che Dracula sarà il prossimo testimonial nella campagna sulla donazione del sangue.

 

LA CAPPELLA CIMITERIALE DEL SUOCERO DEL SINDACO

 

LA CAPPELLA CIMITERIALE DEL SUOCERO DEL SINDACO

LA CAPPELLA CIMITERIALE DELLA FAMIGLIA SPUMA

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