Un ergastolano 53enne napoletano, Giovanni Carola, non rispetta il permesso premio, ma viene scoperto dalla Polizia ed arrestato. L’uomo non è nuovo ad episodi di evasione. Nel 1993, in carcere per un omicidio, evase da un permesso premio e dopo qualche mese uccise due poliziotti a Napoli, in via Medina: un episodio che fece clamore, una spietata esecuzione nell’auto sparando alla testa degli agenti che, dopo averlo fermato per controlli, lo stavano portando in Questura. Su disposizione del magistrato di sorveglianza di Pescara, al 53enne era stato concesso un permesso premio presso il proprio domicilio, nel capoluogo adriatico. Gli agenti della squadra Volante hanno eseguito un controllo nell’abitazione e, dopo ripetuti passaggi, hanno appurato che l’uomo non era in casa. Si è infatti reso reperibile solo il mattino seguente. Per questo motivo il 53enne è stato arrestato e condotto in carcere. Le vittime del raid del 27 aprile ’93 sono il sovrintendente Gennaro Autuori e l’agente Michele Del Giudice, in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Napoli. In via Medina, con altri poliziotti, avevano bloccato alcune persone sospette e stavano procedendo ad accompagnarle in Questura con le auto di servizio. L’auto con il sovrintendente Autuori e l’agente Del Giudice e con a bordo i due fermati era rimasta per ultima, costretta a rallentare per colpa del traffico e perdendo i contatti con le altre vetture. Uno dei sospetti ne approfittò per tirare fuori una pistola sfuggita alla perquisizione e per fare fuoco alla testa dei due agenti quindi fuggire. L’agente Del Giudice morì prima dell’arrivo dei soccorsi mentre il sovrintendente Autuori, con un proiettile nel cranio, se ne andò in ospedale il 2 maggio senza avere ripreso mai conoscenza. I due sospetti vennero arrestati qualche giorno dopo: Giovanni e Salvatore Carola, due fratelli di Casoria. Il primo, in carcere a Foggia per un omicidio passionale, era evaso approfittando di un permesso premio. La storia si è ripetuta.