La Procura di Napoli Nord ha dissequestrato l’area di Largo San Mauro dopo poco più di 20 giorni dall’apertura di una voragine in cui era sprofondato un compattatore rifiuti di Casoria Ambiente. Lo rende noto il consigliere regionale Antonella Ciaramella: “Ora ci sono tutte le condizioni per correre e unire tutta la città in un lavoro di sicurezza per tutti, rinnovo la mia disponibilità ad un’emergenza paragonabile ad una calamità naturale”.
Una voragine enorme al centro storico di Casoria a Largo San Mauro come quella di proteste e di lamentale in cui era sprofondato il sindaco Bene. Il primo luglio scorso all’alba si era aperto il burrone largo 8 metri e profondo 12 in cui è caduto il compattatore rifiuti. Lievemente ferito l’autista è stato recuperato dai vigili del fuoco e subito dopo sono stati evacuati i residenti, la zona è stata chiusa al traffico ed è stato interrotto il servizio d’acqua ed energia elettrica. Sulla vicenda si è aperta un’indagine della Procura di Napoli Nord per capirne eventuali responsabilità. Nell’elenco degli indagati il primo cittadino Raffaele Bene, l’ex commissario prefettizio Santi Giuffrè, il comandante dei vigili Giuseppe Sciaudone e il capo dell’ufficio tecnico Salvatore Napolitano. Dei consulenti di parte insieme agli esperti nominati dal giudice sono preposti alla verifica delle reali cause dello squarcio aperto nella città. Intanto però i casoriani preoccupati hanno fatto sentire la propria voce: “Il camion va sempre più giù, a dimostrazione di un sottosuolo friabile e instabile. Se dovesse venire giù una bomba d’acqua la situazione potrebbe improvvisamente precipitare. Saremmo lieti di concedere alla nuova amministrazione tutto il tempo per organizzare il lavoro e affrontare con serenità la complicatissima gestione della città, ma le circostanze impongono ben altro atteggiamento”.
I casoriani hanno rimproverato il sindaco Bene di un mancato intervento a distanza di oltre 20 giorni dall’accaduto. L’ultima manifestazione, annunciata dalla portavoce del M5S di Casoria Elena Vignati, si è tenuta lo scorso 22 luglio. I cittadini avevano richiesto qualche disposizione urgente, ma Bene si era giustificato addebitando il mancato intervento al sequestro imposto dalla Procura. Inaspettatamente poi è arrivata dal consigliere Ciaramella la lieta notizia dello sblocco del cantiere. La cittadinanza attiva è riuscita ad ottenere il primo risultato, ma i cittadini da soli non possono far tutto. Ora non ci sono più giustificazioni che tengano e si attende di sapere in che modo il sindaco Bene vorrà risolvere la faccenda del cratere. Dai social il consigliere 5 Stelle Vignati fa sapere che “per fine mese ci sarà il consiglio comunale con all’odg il riequilibrio di bilancio con relativa variazione per affrontare con i dovuti mezzi questo problema”.
Un’altra settimana ancora i casoriani dunque dovranno attendere per sapere se quest’amministrazione ha qualche idea di risoluzione tempestiva sulla drammatica situazione.
Valentina Piermalese