“Dimissioni subito”. Come un orologio svizzero è arrivata la reazione delle opposizioni consiliari di Cesa nei confronti del sindaco Vincenzo Guida. I carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Aversa unitamente al personale della stazione di Cesa hanno dato esecuzione in mattinata ad un decreto di sequestro preventivo (emesso dal gip del tribunale di Napoli Nord) di un immobile sito nel comune. Sono indagate 5 persone tra cui il primo cittadino ed alcuni dirigenti del Comune. “Non ricordo sindaci di Cesa raggiunti da avvisi di garanzia mentre erano in carica negli ultimi vent’anni. Questa volta non c’è neanche la giustificazione di vicende personali, ma si tratta di fatti che appaiono gravi, legati al mandato di sindaco. Guida dovrebbe rassegnare le dimissioni. Non faremo sconti. Cesa ha bisogno di voltare pagina, per scrivere la storia di una stagione nuova, senza ombre”. Questo è il commento di Ernesto Ferrante, capogruppo consiliare di Cesa C’è, in merito all’attività investigativa in cui è coinvolto Guida.

Duro il commento anche del gruppo consiliare pentastellato. “È necessario un atto di responsabilità da parte del primo cittadino. Dimissioni immediate. Abbiamo letto sugli organi di stampa le gravissime accuse formulate dagli inquirenti che mettono fortemente in discussione il ruolo politico e la figura istituzionale del sindaco di Cesa. Un sindaco deve essere un esempio e per questo motivo è chiamato “Primo Cittadino”, in quanto esempio per la popolazione da egli amministrata. Sindaco, questo titolo non le appartiene più! Vogliamo una persona degna di portare la fascia tricolore e che rappresenti il nostro Paese a testa alta”. Cartellino rosso dunque dai gruppi d’opposizione in seguito alle notizie diffuse questa mattina. Le prossime ore saranno decisive per capire il destino del comune di Cesa.

Valentina Piermalese

 

 

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