È incredibile ciò che è accaduto stamattina a Trentola Ducenta. I vigili del fuoco hanno dovuto evacuare d’urgenza il plesso di via Rossini della scuola elementare “Papa Giovanni Paolo II”. Momenti di paura e concitazione per bambini e maestre, ma anche per i genitori che hanno dovuto frettolosamente andare a recuperare i loro figli a scuola. La situazione era talmente pericolosa per cui i vigili del fuoco hanno sentenziato al dirigente per l’immediato sgombero e poi hanno trasmesso verbale e relazione circa le condizioni del plesso scolastico. Grossi rischi sarebbero stati corsi per l’incolumità dei bimbi e personale scolastico. Questo si deduce dalla repentinità d’intervento da parte dei pompieri. Oltre ai disagi che si sono verificati, ciò che è accaduto stamattina ha dell’incredibile in quanto solo pochi giorni fa i tecnici comunali avevano effettuato dei sopralluoghi alla struttura non ravvisando tali criticità o almeno non a tale livello. E non finisce qui. Il plesso di via Rossini è l’edificio scolastico che accoglie il maggior numero degli iscritti della “Papa Giovanni Paolo II”. Una popolazione scolastica molto numerosa che ora probabilmente sopporterà tutte le conseguenze del caso. Se non si trova infatti una soluzione immediata alternativa l’unico espediente che resta è quello dei doppi turni. Ma il plesso in questione -è risaputo- è vecchio e andava manutenuto e messo in sicurezza. Come è stato possibile arrivare a un tale grado di pericolosità? È la stessa domanda che ha posto Michele Apicella, ex consigliere comunale di opposizione, che è sconcertato da quanto accaduto. “Come genitore e come politico mi chiedo perché chi ha controllato nei giorni passati non ha ravvisato tale pericolosità. Bisogna essere più attenti quando si parla di strutture che accolgono numerosi bambini. Chi regge ora il Comune deve prendere immediatamente opportuni provvedimenti affinché i bimbi possano rientrare al più presto a scuola in condizione di normalità. Non capiamo perché debbano vivere un probabile disagio di doppi turni andando incontro all’inverno quando si poteva agire prima. Non si può rimandare più la risoluzione del problema, siamo allo stremo. In questi giorni continuerò a essere portavoce di questa problematica e il nostro gruppo non esiterà a denunciare eventuali responsabilità perché la salute dei bambini non può essere tralasciata. Non ci saranno sconti per nessuno”.
Valentina Piermalese