Dopo aver guardato il video postato su Fb da Andrea Villano ci è tornato in mente un magnifico verso de “La ginestra” di Leopardi: “Non so se il riso o la pietà prevale”. A dire il vero lo abbiamo visto e rivisto più volte perché di primo acchito si è insinuato il sospetto che si trattasse di un imitatore dell’ex sindaco di Orta di Atella. Non è per fare ironia ma abbiamo realmente pensato alla trovata di qualche buontempone. E invece il protagonista del filmato era l’ex primo cittadino in persona. Shock totale. Al termine della (brutta) visione ci siamo detti: cacchio, Villano è impazzito! Poveretto. Ha bisogno di aiuto. Dobbiamo essere onesti fino in fondo. Abbiamo provato un sentimento contrastante: pena e solidarietà umana. Molto più preponderante la pena. Il video pubblicato dall’ex sindaco, la cui amministrazione è stata recentemente sciolta per infiltrazioni camorristiche, fin dall’inizio fa accapponare la pelle. “Per la nostra città – tuona Villano – inizia un periodo buio. Lavorerò affinché questo periodo duri il meno possibile. Ma non posso garantire sugli effettivi danni che farà questo periodo buio per la nostra città”.
Cosa? Come? La commissione straordinaria, composta da Franca Buccino, Maria Rosa Falasca e Lucia Guerriero, farà danni? Un’onta indelebile per i tre rappresentanti prefettizi. Più danni dell’amministrazione comunale uscente li potrebbe fare solo Attila nel suo momento di maggiore rabbia. Poi parole ancora più raccapriccianti: “Mi hanno fatto fuori seppur temporaneamente”. Chi ha fatto fuori Villano? La Prefettura o il Governo. Sarebbe un colpo di Stato in miniatura. Arriviamo alla parte in cui l’ex timoniere del Comune dà il “meglio” di sé: “Il metodo con cui mi hanno fatto fuori è quello di mettere in fila una serie di amenità una dietro l’altra e tu (cioè lui, ndr) ti trovi privato della carica di primo cittadino affidata attraverso il voto”. Effetto domino. Prima tessera: la commissione d’accesso, formata da una triade della massima caratura istituzionale (il viceprefetto Immacolata Fedele, il capitano dei carabinieri Luca D’Alessandro e il tecnico Giuseppe Iannucci) non hanno nemmeno letto le carte. Forse è scattata per questo la promozione della dottoressa Fedele a prefetto vicario di Frosinone (cogliamo l’occasione per farle gli auguri).
Seconda: il prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, uno dei migliori servitori dello Stato che Terra di Lavoro abbia avuto almeno negli ultimi 40 anni, non sa leggere le carte. Terza: il ministro Luciana Lamorgese, che per fortuna degli italiani ha sostituito dallo scorso 5 settembre il Papetista Matteo Salvini, si trova al Viminale giusto perché non ha dove andare. Quarta e ultima tessera del domino: il consiglio dei ministri è formato da una manica di sciagurati. Secondo Villano infatti tutti, associati tra loro, sono giunti alla conclusione di sciogliere l’amministrazione comunale ortese sulla base di “una serie di amenità”. Non solo: “La collettività – sostiene l’ex sindaco – è stata spinta all’indietro, agli anni bui”. Quindi alcune delle più alte cariche dello Stato hanno stretto un patto per far tornare in auge Angelo Brancaccio. Lo stesso che i giudici hanno condannato anche in Appello per camorra. Verrebbe da gridare: aiuto, aiuto, chiamate un’ambulanza.
Ma non finisce qui. L’ex sindaco promette che lui o un altro, assieme alla squadra che lo ha sostenuto, ritorneranno (e purtroppo a volte ritornano) “per risollevare Orta di Atella dal torpore in cui la vogliono portare e l’hanno portata”. A parte che l’ultimo annuncio, alla luce del disastro amministrativo dell’ex maggioranza, ha il sapore di una “minaccia” politica, la domanda è sempre la stessa: chiii vuole riportare nel torpore la città??? La commissione d’accesso, il prefetto, il responsabile del Viminale e l’intero consiglio dei ministri? In pratica lo Stato italiano si è accanito contro l’ex sindaco e la sua coalizione. Un complotto demo-pluto-giudaico-massonico.
Egregio Andrea Villano, lei non sta per nulla bene. È in evidente stato di shock post-traumatico. Si affidi a uno psicoterapeuta. Ma molto bravo. Di fama internazionale.
Mario De Michele
IL VIDEO SOCIAL DI ANDREA VILLANO