Se uno come Nicola Iovinella si consente il lusso di fare le pulci alla commissione d’accesso sullo scioglimento del consiglio comunale di Orta di Atella allora non desterà alcun scalpore se un giorno Matteo Messina Denaro sarà chiamato a fare il moderatore di un convegno contro la mafia. Il geometra-sterminatore ha pubblicato sul suo profilo Facebook (leggi in basso) un post intitolato “DALLA RELAZIONE …………secondo la Commissione d’Accesso; (Parte 1)”. Tralasciando sintassi e punteggiatura (lui è più esperto di ponteggi) ciò che lascia sconcertati è l’arroganza, tipica di chi non ha nessun rispetto istituzionale essendo abituato a frequentare altri ambienti, nei confronti delle massime personalità dello Stato che si sono occupate dell’iter conclusosi con lo scioglimento dell’assise per infiltrazioni mafiose. Alla drastica conclusione si è giunti dopo il certosino e analitico lavoro svolto da Imma Fedele, oggi prefetto vicario di Frosinone, dal capitano Luca D’Alessandro, comandante della Compagnia dei carabinieri di Marcianise, e dall’apprezzato tecnico Giuseppe Iannucci.
Il testo redatto dalla prestigiosa triade è passato poi al vaglio del prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, uomo delle istituzioni dalla specchiata integrità morale e dall’indiscussa competenza. La proposta di scioglimento è stata poi ratificata prima dal Viminale, poi dal consiglio dei ministri, e infine decretata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Paragonare personaggi di così alto profilo al losco figuro Iovinella sarebbe già di per sé un motivo fondato per beccarmi una condanna per diffamazione aggravata ai danni di Fedele, D’Alessandro, Iannucci, Ruberto e di tutti i ministri, premier incluso. Nel caso del Capo dello Stato verrei giustamente arrestato per vilipendio del presidente della Repubblica. Sul piano estetico-morale sarebbe come accostare perle e porci.
Con i dolori atroci di un’improvvisa diverticolite passiamo per dovere di cronaca al vaglio alcune considerazioni di Iovinella. “Non nego, che dopo aver letto più volte questi paragrafi della relazione allegata al decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Orta, di non comprendere cosa si voglia dire!!”. Vabbè, è un’ovvietà. Essendo scritta in italiano diamo per scontato che il geometra-cementificatore non ne comprenda il senso. Ma andiamo oltre. Iovinella si riferisce alla chiusura della farmacia Sagripanti. Il produttore a quantità industriale di dichiarazioni di inizio attività (Dia) gonfia il petto per essersi rivolto alla magistratura per disconoscere la firma di un’autorizzazione rilasciata alla struttura. “Per la Commissione d’Accesso – si legge nel post di Iovinella – diventa “SIGNIFICATIVA” la posizione di chi venuto a conoscenza di un atto RADICALMENTE FALSO e INESISTENTE ha provveduto regolarmente a fare denuncia, mente chi lo ha Prodotto, Utilizzato e Presentato, per oltre 10 anni, agli organi amministrativi dello Stato diventa vittima, portatore della verità o eroe!!”.
Se abbiamo capito bene, non è facile l’esegesi, servirebbe un’interpretazione autentica, il geometra Nicola Iovinella, quel geometra Nicola Iovinella, ha scritto a mezzo social che lui è l’onesto mentre altri sono i delinquenti. Non vogliamo apparire sacrileghi ma è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che Iovinella entri nel regno della legalità. Per i suoi trascorsi il geometra-devastatore avrebbe difficoltà a trovare un posticino anche all’Inferno. Non lo farebbe entrare nessuno nel timore che nel giro di un paio d’anni possano spuntare centinaia di gironi abusivi (“L’Inferno 2”), com’è avvenuto per “Orta 2”, una città di 15mila abitanti sorta interamente sulla base di Dia e permessi a costruire illegittimi. Nel citare alcuni passi della relazione il luciferino geometra ne dimentica alcuni, quelli fondamentali: “Significativa è anche la circostanza che Iovinella compare nelle vicende autorizzatorie della farmacia, all’epoca in cui si occupava delle pratiche Dia, nell’ambito dell’area tecnica. Il predetto – rimarca la commissione – aveva attestato che la Dia riguardante la realizzazione del locale commerciale adibito a farmacia era stata correttamente presentata al Comune con prot. 14702 del 14.11.2006. Invece la stessa non poteva essere accolta in quanto l’intervento edilizio non era ammissibile urbanisticamente”.
Il mefistofelico Iovinella non ha compreso nemmeno questo? Beh, glielo spieghiamo noi: se eri tu il responsabile dell’Utc dell’epoca che concedeva le Dia perché non hai bloccato la pratica? Era tuo dovere. E non è tutto. Non solo è duro di comprendonio, Iovinella è anche smemorato. Ha dimenticato che per il suo “sterminio del territorio”, inclusa la realizzazione della palazzina dove fu aperta la farmacia Sagripanti, fu arrestato assieme all’ex sindaco Brancaccio, al costruttore Antonio D’Ambra, proprietario dell’immobile “incriminato”, e ad altre 4 persone. È vero che viviamo nel mondo all’incontrario. Ma non esageriamo. Il geometra Nicola Iovinella prima di parlare del prefetto vicario Fedele, del capitano D’Alessandro e del tecnico Iannucci dovrebbe sciacquarsi la bocca con l’acido muriatico.
Mario De Michele
(continua…)
IL POST DI NICOLA IOVINELLA
UNA PARTE DEL CURSUS HONORUM DI NICOLA IOVINELLA