Ops! L’allegra gestione dell’Ambito socio-sanitario C6 è finita nel mirino della magistratura. Sui (mis)fatti commessi per un decennio da Rany Pagano e dai suoi fedelissimi è scattata un’articolata indagine dei carabinieri del Gruppo di Aversa. Al vaglio degli investigatori c’è di tutto e di più. Dai criteri di assegnazione degli appalti alla legittimità degli atti amministrativi adottati dal coordinatore dell’Ambito Ludovico Di Martino. Sotto tiro in particolare gli ultimi due sindaci di Casaluce: l’Highlander Pagano, oggi superassessore, e il delfino Antonio Tatone, primo cittadino in carica. Sono stati loro i timonieri del C6, ente sovracomunale che si occupa di servizi sociali, composto anche da Aversa, Carinaro, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola. Per noi di Campania Notizie sarebbe facile esultare e dire: da tempo stiamo scrivendo che c’è del marcio a Casaluce. Del resto questa è la 15esima puntata della nostra inchiesta. Ma non siamo abituati a maramaldeggiare. La cifra della serietà consiste nel saper vincere.

Però uno sfizio dovete concedercelo: chi mentiva Campania Notizie o gli amministratori locali? Chi spruzzava raffiche di fango noi o loro? Fateci passare anche un’altra riflessione sull’informazione locale. Com’è possibile che la giornalista iper-legalitaria Alessandra Tommasino, che segue la cronaca di Casaluce per conto de “Il Mattino” ed è redattrice di un portale online, non si sia accorta di nulla? Su Rany Pagano zero critiche, mentre su altri sindaci riflettori sempre puntati. Non c’è malafede, sia chiaro. Solo disattenzione. Siamo certi che adesso spulcerà tutte le carte e inchioderà il superassessore e il sindaco Tatone sul banco degli imputati. Per forza. I fatti parlano chiaro. Ad esempio, prendiamo in esame 5 progetti dell’Ambito socio-sanitario affidati durante la gestione Pagano-Tatone. Il totale ammonta a 2.485.777 euro. Una parte cospicua è finita nelle tasche dei titolari della cooperativa Gioia di Vivere, composta tutt’ora e da un bel po’ di tempo da Mario Iovene e Andrea Caiazzo, rispettivamente nipoti di Pagano e del consigliere di maggioranza, per anni vicesindaco, Nicola Marino.

Con un forsennato calpestio del codice dei contratti pubblici durante il Paganesimo sono state adottate procedure illegittime per l’assegnazione degli appalti. Nei 5 progetti c’è una costante: figura sempre e comunque la coop Gioia di Vivere. Attorno ai progetti dell’ente sovracomunale ruotano sempre le stesse coop. Per il progetto Home Care Premium sono stati spesi dal 2015 al 2019 1.646.311 di euro. Per lo Sportello Antiviolenza 91.732 euro per il 2017/2018. Per il Rafforzamento Servizio Sociale Professionale sono stati erogati 550.547 euro (2018). Per attuare il progetto Sad Disabili si è speso denaro pubblico per un importo di 55.428 euro per il 2017. Per il funzionamento della Ludoteca nel 2016 sono stati stanziati 141.757. Un paio di tap sulla calcolatrice e si arriva al totale di 2.485.777 euro.

Un giro milionario che vede come protagonista assoluto la Gioia di Vivere dei nipoti di Pagano e Marino. Su questo e su tanto altro stanno indagando i carabinieri del Gruppo di Aversa. La pacchia è finita. I cittadini possono stare tranquilli. Pagano, Tatone e company chissà…

(continua…)

LE TABELLE DEI COSTI DEI PROGETTI

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