Coppa Italia, in finale ci va la Juve. La squadra di Conte, passata in vantaggio con Del Piero al 27′, pur lasciando quasi sempre l’iniziativa in mano all’avversario, sembrava avviata a una qualificazione discretamente tranquilla. Ma nella ripresa il Milan ha preso il pallino e dimostrato una superiorità netta:
le folate del velocissimo Emanuelsson, la bravura chirurgica di palleggio di Seedorf, l’intraprendenza di El Shaarawy e Maxi Lopez, sono stati letali alla Juve. Il Milan, senza Ibra uscito perché indebolito dalla febbre, giocava meglio e ha ribaltato il risultato, prima con una zuccata di Mesbah, lasciato incomprensibilmente solo da Pepe e Bonucci e poi con un gran gol di Maxi, che ricevuta una palla sporcata da un rimpallo, ha fatto fuori due avversari e l’ha messa alle spalle di Storari. La Juve boccheggiava, soffrendo molto con Giaccherini e De Ceglie e non riusciva a reagire. Tuttavia, allo scadere, la palla buona l’ha avuta con Borriello, lanciato tutto solo a tu per tu con Amelia, ma l’ex romanista l’ha ciccata.
Peggio di lui nel primo supplementare ha fatto Giaccherini, servito stupendamente in area da Vucinic, che a porta vuota si é impappinato. Ma questa sera il montenegrino ha finalmente dato ragione a chi ha investito su di lui: ha preso palla e l’ha scaraventata dove Amelia non avrebbe mai potuto arrivare. Era la fine del primo supplementare e la Juve si rimetteva in corsa per la finale. A quel punto, come era logico, il Milan è calato e la scarsa lucidità gli ha impedito di rendersi ancora pericoloso, nonostante un paio di palle filtranti e invitanti arrivate da Emanuelsson e El Shaarawy.