La quinta sezione del tar Campania ha sospeso i provvedimenti con i quali il segretario generale del Comune di Casalnuovo aveva ordinato lo sgombero delle nove famiglie che dal 1993 occupano i locali della struttura di viale dei Pini originariamente progettata come asilo nido, ma da sempre usata come soluzione alloggiativa provvisoria per nuclei familiari versanti in condizioni di disagio abitativo. Si tratta complessivamente di 30 persone, di cui sette minori sotto i 13 anni e 4 persone con gravi problemi di salute. I giudici hanno ritenuto «la ricorrenza dei presupposti per la concessione dell’invocata tutela cautelare monocratica in ragione dell’incidenza del provvedimento impugnato su diritti fondamentali potenzialmente pregiudicati dall’esecutività dell’ordinanza di sgombero». Accogliendo l’istanza cautelare, il presidente della quinta sezione del tar Campania Maria Abbruzzese ha fissato la trattazione collegiale per la camera di consiglio del 22 marzo. «Siamo riusciti ad ottenere un primo provvedimento in favore di queste umilissime persone che sono state trattate come delle cose da poter spostare, se non addirittura buttare via», commenta l’avvocato Elisa D’Onofrio, che difende le famiglie coinvolte. «Stupisce – prosegue l’avvocato – che la solerzia degli uffici comunali si sia diretta nei confronti dei miei assistiti, che costituiscono l’anello debole della catena. Il Comune è proprietario di centinaia di immobili acquisiti al patrimonio comunale, oggi occupati senza titolo da soggetti che per la maggior parte non versa un euro al Comune. Nel corso degli anni più volte il Consiglio comunale si è pronunciato a favore dell’uso con finalità sociali degli immobili acquisiti al patrimonio comunale. Purtroppo questi indirizzi sono rimasti inattuati, perché tutti gli immobili acquisiti al patrimonio comunale, inclusi quelli già destinati ad alloggi pubblici, sono stati lasciati nella disponibilità degli autori degli abusi, in modo assolutamente poco trasparente. Auspichiamo che il Comune si ravveda, riconoscendo il diritto dei senzatetto dell’ex asilo nido di avere un’abitazione decente, attuando gli indirizzi del Consiglio comunale e dando la casa a chi ha veramente bisogno».

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