Nei giorni scorsi il presidente ucraino Zelensky ha invitato cittadini di tutto il mondo ad andare a combattere come indipendenti per difendere l’Ucraina e la libertà europea. Il consolato ucraino a Napoli ha ricevuto le prime richieste di napoletani che intendono recarsi nel paese per andare ad aiutare come volontari. A comunicarlo è stato il console Maksym Kovalenko che ha detto come questo contingente volontario sia formato quasi totalmente da medici, infermieri e operatori che intendono aiutare la popolazione. Sul fronte nazionale sono circa 80mila i nativi ucraini tornati in patria per difendere il proprio paese. Pare che da Napoli siano partiti in centinaia, infatti, la città ha una delle comunità più estese in Italia, composta circa da 25mila persone. Nonostante tutto continua la gara di solidarietà tra le strade di Napoli. Di giorno in giorno aumentano i punti di raccolta di beni di prima necessità, medicinali e strumenti di primo soccorso che costantemente inviano risorse in Ucraina. Tantissimi cittadini hanno messo a disposizione le proprie case e, proprietari di strutture ricettive in giro per la Campania hanno offerto la loro ospitalità. «Per noi la cosa più importante è il cessate il fuoco, questa è la priorità. Poi speriamo che si possa discutere anche di altre cose» ha dichiarato il console parlando del secondo tavolo di negoziati previsti per le 15:00. «La situazione in Ucraina è abbastanza difficile – ha spiegato Kovalenko – la città di Kherson è sotto controllo dei russi, ma tutte le altre sono sotto il controllo dell’esercito ucraino. Secondo i dati ufficiali, ci sono 835mila rifugiati usciti dall’Ucraina verso l’Unione Europea».

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