Nei giorni scorsi, gli uomini del gruppo della Guardia di Finanza di Trieste hanno scoperto una sala giochi e scommesse non autorizzata costituita all’interno di un esercizio commerciale che gestiva, all’apparenza, l’attivita’ di noleggio e vendita di dvd.

I finanzieri hanno quindi sottoposto a sequestro sei postazioni per il gioco online che erano state installate senza autorizzazioni dei Monopoli di Stato. Le postazioni consentivano, fra l’altro, di effettuare scommesse collegandosi ad un sito estero, gestito da una societa’ inglese, priva di concessione ad operare sul territorio nazionale: per tale sito l’amministrazione dei Monopoli ha recentemente disposto l’oscuramento inibendo il collegamento da tutti i pc e le periferiche operanti in Italia. Nel corso delle investigazioni delle Fiamme Gialle triestine e’ stato possibile scoprire che l’ammontare delle scommesse e delle giocate illegali, per il periodo di settembre 2011-marzo 2012, era pari a 800.000 euro completamente sottratti, fra l’altro, ad ogni tipo di tassazione. Nel corso delle indagini e’ stato possibile individuare anche la figura di un ‘promotore’, cittadino sloveno, che si occupava di affiliare alla societa’ inglese il maggior numero possibile di sale giochi operanti sul suolo nazionale. A Trieste l’uomo ha potuto contare sull’appoggio che gli veniva offerto dai due proprietari della sala giochi tenuta sotto controllo dai finanzieri. I due soci hanno infatti aderito alla proposta del promotore che garantiva loro un guadagno mensile sul totale del fatturato procurato. I tre soggetti dovranno ora rispondere, in sede penale, per reati specifici, che prevedono la reclusione fino a tre anni. Sul piano tributario, inoltre, ai tre uomini denunciati saranno contestati i proventi illeciti conseguiti nello svolgimento dell’attivita’ non autorizzata. Saranno anche contestati i proventi nei confronti dei clienti che hanno conseguito delle vincite presso il centro giochi clandestino: le somme conseguite da questi, non essendo sottoposte a ritenute fiscali, dovranno essere recuperate a tassazione.

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