Questo Napoli ha risorse infinite, con Spalletti che la vince ancora dalla panchina con Simeone, Lozano e Olivera che entrano e sbaragliano una gara a lungo equilibrata per merito dell’ottima Cremonese. Che regge per circa 80’, poi rimane vittima della belva azzurra, che quando sente l’odore del sangue non molla la preda e continua ad azzannare, si chiami Ajax o Cremonese. Conclusa una settimana con 10 gol in due gare, l’ottava vittoria consecutiva, il primo posto in esclusiva e un senso di invincibilità per la Banda Spalletti che allarga il club dei goleador: con Lozano e Olivera siamo a 14 giocatori in gol. Incommensurabile in questa fase la forza di questo gruppo. Al di là dei sistemi, conta il modo in cui ti muovi in campo. E il 4-2-3-1 di Alvini è aggressivo e cerca sempre di alzare la squadra, con marcature quasi a uomo che oltre a rompere le trame del Napoli punta a ripartire. Solo che se gli esterni alti, per quanto veloci, sono due terzini aggiunti la qualità nella trequarti non è il massimo per impensierire una difesa solida come quella degli azzurri. Felix pensa più a marcare le caviglie di Lobotka che a costruire. Ma la partita è piacevole comunque, perché il Napoli trova sempre delle soluzioni per attaccare la porta avversaria.
E allora se lo slovacco non riesce a trovare spazio in costruzione ci pensano i centrali difensivi che alternativamente “salgono” portando palla. Addirittura Rrahmani dopo soli due minuti riesce addirittura ad entrare in area e scaglia un destro che colpisce l’incrocio dei pali. Su piazzato ancora il Napoli vicino al vantaggio con Di Lorenzo che fa da torre ad Anguissa che però non trova il tap in da pochi passi. La Cremonese non sta a guardare e risponde con un altro legno: è Zanimacchia a colpire il palo nell’azione più corale dei padroni di casa. Proprio l’esterno destro si mostra molto irruente nel pressing e dopo aver colpito duro Mario Rui viene ammonito per un altro fallo su Lobotka. Abisso, l’arbitro, mostra di non essere molto reattivo perché su un calcio piazzato il Napoli prova uno schema per portare al tiro Raspadori che si ritrova incredibilmente il signore in giallo a contrastarlo goffamente sul tiro. Il fischietto palermitano non ha dubbi ad assegnare il rigore al Napoli quando Kvara entra in area da destra, sposta rapido il pallone e Valeri prende la gamba del georgiano. Dal dischetto Politano è impeccabile e il vantaggio napoletano è suffragato da un paio di occasioni in cui Kvara e Anguissa non inquadrano la porta. Nella ripresa Alvini lascia fuori Zanimacchia, che rischiava il rosso, e inserisce un più incisivo Okereke. Arriva subito una doppi occasione per gli ospiti, con Raspadori che di sinistro impegna Radu, abile a rialzarsi e chiudere anche su Anguissa. Ma di colpo ecco il pari cremonese: il tiro di Ascacibar deviato da Rrahmani diventa un assist perfetto per Dessers che davanti a Meret non sbaglia. Cresce l’autostima dei ragazzi dell’ottimo Alvini, che con Okereke acquistano velocità e verticalità. Ma il pallino lo tiene il Napoli che spreca ancora con Raspadori, non nella sua miglior serata. Spalletti inserisce Simeone e passa al 4-2-3-1. Ma è sempre più difficile trovar spazi nell’ organizzata difesa di casa. Non per questo Napoli che trova sempre risorse nuove. Ed eccolo Simeone svettare più in alto di tutti per andare a colpire di testa e tradurre in gol l’ottimo cross di Mario Rui. La Cremonese prova a reagire, ma non avvicina il pari mentre il Napoli dimostra la sua grande forza di gruppo con Lozano e Olivera che vanno anche loro in gol, rendendo di proporzioni enormi la sconfitta di una Cremonese che ha giocato un’ottima partita.