NAPOLI – “Negli ultimi giorni prima della odierna scadenza di presentazione delle liste elettorali in molti comuni della provincia di Napoli si è evidenziata una tendenza assolutamente negativa di accordi di potere tra PD, UDC ed in taluni casi anche con il terzo polo, senza nessuna attenzione programmatica ai problemi locali. Tendenza che rischia di vanificare mesi di lavoro politico e programmatico del Tavolo provinciale del centro-sinistra”. Così Antonio D’Alessandro, segretario provinciale di Rifondazione Comunista.

“Risulta assai grave, infatti, il vero e proprio ‘scambio’ che ha portato il PD e buona parte del centro sinistra ad appoggiare a Torre del Greco un sindaco dell’UDC in cambio dell’ appoggio a Pozzuoli del sindaco PD Figliolia. Come è possibile che invece di discutere dei problemi che interessano le condizioni di vita di migliaia di cittadini – in provincia di Napoli vanno al voto circa mezzo milione di persone – e di costruire con il voto e con la partecipazione popolare condizioni per un ruolo autonomo ed attivo dei Comuni contro la crisi, prevalga la subalternità alle politiche liberiste ed antimeridionaliste del Governo Monti? Politiche in continuità con i Governi di Berlusconi che attraverso il taglio dei trasferimenti riduce la possibilità dei Comuni di erogare servizi alle fascie sociali più deboli”, afferma D’Alessandro. “Le priorità della Federazione della Sinistra son chiarissime: un ‘patto’ contro il patto di stabilità che strangola finanziariamente i Comuni, beni comuni pubblici a partire dall’acqua contro il tentativo di tradire la volontà referendaria, una nuova politica dell’ambiente e del territorio per uno sviluppo ecocompatibile, no ad ogni logica di privatizzazione dei servizi pubblici locali ed alla svendita del patrimonio pubblico. Ci chiediamo, a questo punto, se dentro l’asse PD -UDC questi punti programmatici siano almeno in parte presenti o stiamo assistendo solo ad accordi di potere per la gestione purchessia degli enti locali? Come federazione della Sinistra continueremo a batterci, sia dove siamo in coalizione con il centro sinistra, sia dove siamo impegnati in coalizioni alternative e sia dove correremo da soli, sulla stessa linea di unità della sinistra, e di alternativa politica nei confronti del governo Monti e delle destre”, conclude.

 

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