«Ribadisco che il governo non intende piegarsi alle molte e potenti pressioni di chi vorrebbe imporre la visione ideologica di un mondo privo di confini nazionali in nome di un indefinito diritto a migrare». Lo ha detto il premier Giorgia Meloni durante il question time in Aula a Montecitorio. «Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e con pessime condizioni meteo ci saranno perdite di vite. Bisogna investire sulle rotte legali, ed è esattamente il lavoro che sta facendo il governo. La nostra coscienza è a posto, spero che chi attacca il governo ma non dice una parola sugli scafisti possa dire lo stesso». Ha detto il premier Giorgia Meloni alla Camera rispondendo all’interrogazione di Riccardo Magi, segretario di +Europa sl naufragio di un’imbarcazione carica di migranti al largo delle coste libiche.
Meloni, direttiva case green rischia danneggiare Italia
«Per quanto riguarda il tema del gas naturale, il governo lo considera come vettore energetico della transizione, cioè come vettore necessario per garantire all’Italia una maggiore autonomia e contribuire alla realizzazione del nostro progetto strategico dell’Italia come hub europeo dell’energia. Io penso che la grande sfida debba essere soprattutto quella di essere pionieri nelle tecnologie innovative. Per questo, ad esempio, sono già in corso interventi per sostenere la produzione di biocarburanti tramite il riciclo chimico di rifiuti. Tecnologia sulla quale l’Italia è all’avanguardia, che garantisce un approccio autenticamente circolare. Ovviamente questo non ci impedisce di fare valutazioni critiche su iniziative legislative comunitarie che, a nostro avviso, se non vengono opportunamente rimodulate, rischiano di danneggiare il nostro tessuto economico e sociale. È il caso, ad esempio, della proposta di direttiva sulle cosiddette case green. Un testo che prevede, per noi, obiettivi temporali che non sono raggiungibili per l’Italia , il cui patrimonio immobiliare è inserito in un contesto molto diverso rispetto agli altri Stati membri della Ue per ragioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una praticata della casa come bene rifugio». Lo ha detto il premier Giorgia Meloni al question time a Montecitorio.
Superbonus, Meloni: abbiamo dovuto correggere le distorsioni
«Ovviamente la complessità della situzione richiede degli approfondimenti ma credo sia necessario partire dalle emergenze come ad esempio alcuni casi nei quali norme discutibili potrebbero aver finito per favorire rendite di posizione». Lo ha detto il premier Giorgia Meloni citando il superbonus e replicando a una interrogazione di M5s su un contributo di solidarietà del settore bancario in relazione all’aumento dei tassi di interesse. «Siamo pronti – ha concluso – ad adottare ogni misura richiesta dalla necessità di correggere squilibri come quelli generati da norme che gratuitamente hanno consentito le distorsioni prodotte».
Meloni, su nucleare ispirati a principio neutralità tecnologica
«Sul tema dell’eventuale autorizzazione alle centrali nucleari, l’atteggiamento del governo rimane pragmatico, ispirato al principio di neutralità tecnologica, in ogni caso non intendiamo intraprendere su questo alcuna azione in assenza di un eventuale atto di indirizzo del Parlamento». Lo ha detto Giorgia Meloni in Aula a Montecitorio rispondendo all’interrogazione di Angelo Bonelli. Il deputato di Avs ha chiesto alla premier qual è «la strategia energetica del governo per raggiungere gli obiettivi climatici al 2030 fissati dall’unione europea e se nell’ambito di questa strategia è prevista l’autorizzazione a centrali nucleari da fissione».
Meloni: Mes sia strumento di politica industriale
«Bonomi, presidente di Confindustria, storicamente sostenitore del Mes, dice che se noi riteniamo che il nuovo regolamento del Mes non sia nell’interesse del Paese e non sia adeguato alle sfide, dovrebbe essere il momento di discutere come usarlo come uno strumento di politica industriale europea. Il tema è che l’Europa potrà affrontare le sue sfide se riesce a fare sistema e proiettarsi verso una politica di sviluppo comune, e la proposta di Confindustria viene presa seriamente in considerazione dal governo». Così il premier Giorgia Meloni alla Camera rispondendo all’interrogazione del deputato del Terzo polo Luigi Marattin sul Mes.
Mario De Michele