“La crescita del reddito disponibile delle famiglie (+0,8%), accompagnata da una crescita dei prezzi al consumo particolarmente forte nello stesso trimestre, ha comportato una significativa diminuzione del potere d’acquisto (-3,7%). La tenuta della spesa per consumi finali (+3% in termini nominali) si è quindi accompagnata ad una marcata flessione del tasso di risparmio”. Così l’Istat commentando i dati trimestrali sul reddito e il risparmio delle famiglie del quarto trimestre del 2022. Nel quarto trimestre del 2022 “la pressione fiscale è stata pari al 50,5%, in riduzione di 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Lo comunica l’Istat nei dati sui conti trimestrali delle Amministrazioni Pubbliche. Nel quarto trimestre del 2022, il rapporto deficit/Pil peggiora di 0,7 punti percentuali. Esattamente nel periodo in esame, l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari a -5,6% (era -4,9% nello stesso trimestre del 2021). Migliora invece di 0,5 punti percentuali il saldo primario (cioè l’indebitamento al netto degli interessi passivi), questo è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -0,7% (-1,2% nel quarto trimestre del 2021). Il saldo corrente è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,3% (3,2% nel quarto trimestre del 2021).
Istat: in forte calo il potere d’acquisto delle famiglie: -3,7%
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