Il magistrato Simona Rossi, da anni in prima linea nel contrasto alla camorra, titolare delle principali indagini contro il clan Mazzarella e anche contro le cosche di Ponticelli, i De Micco (famigerati Bodo) e i Marfella-De Luca Bossa, ha ricevuto delle minacce contenute in una lettera anonima :” Falla finita… ci hai rotto il … tu e l’amica tua… altrimenti fai bum”. La missiva è stata recapitata in busta chiusa all’ufficio della sostituta procuratrice della Dda, dove è stata aperta. Poche righe scritte con un normografo, nella quale spiccano alcuni particolari degni di rilievo. Come il riferimento alla “tua amica”, che – per chi è dentro le dinamiche di contrasto alla criminalità organizzata – sembra un riferimento esplicito al pm Antonella Fratello, a sua volta magistrato che per dieci anni ha svolto indagini contro i clan di Ponticelli e i Mazzarella (per altro ottenendo, spesso in tandem con il pm Rossi) centinaia di arresti, condanne e sequestri. Le indagini si concentrano nell’area a est di Napoli, tra Ponticelli e Barra. Un’area già sotto pressione da tempo, e non a caso proprio in queste ore si è svolta l’udienza per tre episodi esplosivi che si verificarono lo scorso anno nella periferia orientale di Napoli, su cui proprio il pm Rossi sta indagando.

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