Il bilancio provvisorio della violenta serie di terremoti che ieri ha colpito la provincia afghana di Herat ha superato i 2.000 morti e sfiora i 10.000 feriti. Lo afferma il regime talebano di Kabul attraverso l’autorità per la gestione delle emergenze, citate dall’agenzia Anadolu. Al momento i morti sono almeno 2.053 e 9.249 feriti. Oltre 1.300 case sono state totalmente o parzialmente distrutte. L’istituto geosismico americano (Usgs) ha segnalato un terremoto di magnitudo 6.2 nell’ovest dell’Afghanistan, a 55 km a nord-est di Zindah Jan. La scossa principale, scrive l’Usgs, che ha avuto l’epicentro a 40 chilometri dalla città di Herat, è stata seguito da una seconda di magnitudo 5.5. L’Afghanistan occidentale, vicino ad Herat è stato sconvolto da una serie di scosse di terremoto ravvicinate molto forti che hanno toccato per due volte la magnitudo di 6.3: lo segnala l’istituto geosismico statunitense Usgs, che rileva una prima oscillazione di 6.3, seguita da altre quattro di 5.5, 4.7, di nuovo 6.3 e 5.9, il tutto a una quarantina di chilometri . Il primo sisma ha colpito alle ore 11.00 locali e una fonte giornalistica dell’Afp ha riferito della gente che è uscita dagli edifici e scesa in strada. A Herat una folla di gente riempie le strade. Si segnalano danni e paura ma non ci sono ancora notizie di vittime.