Il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant ha detto ai soldati del fronte sud che l’ordine di entrare a Gaza arriverà presto. “Ora vedete Gaza da lontano, presto – ha annunciato – la vedrete dall’interno”. “L’ordine arriverà”, ha aggiunto. “La battaglia si sta spostando sul territorio di Hamas” a Gaza, ha detto il comandante dell’esercito del sud di Israele Yaron Finkelman. “Questa guerra – ha spiegato, citato dai media – ci è stata imposta da un nemico spietato che ci ha inferto un colpo significativo. Li abbiamo fermati e bloccati. Li stiamo colpendo con colpi duri e la battaglia si sta spostando nel loro territorio. Siamo determinati a prevalere sul loro stesso territorio”. Il valico di Rafah tra Egitto e Gaza aprirà domani. Lo riferiscono i media di stato egiziani. L’esercito israeliano in un attacco sulla Striscia di Gaza ha ucciso Jehad Mohaisen, capo della Sicurezza nazionale di Hamas. Lo hanno confermato fonti locali nella Striscia. Una parte dei commando di Hamas che il 7 ottobre si sono macchiati di efferatezze contro i civili israeliani a ridosso della striscia di Gaza erano sotto effetto di una droga sintetica nota come Captagon. Lo ha appreso la televisione commerciale israeliana Canale 12. Tracce di Captagon, ha precisato, sono state rilevate fra i prigionieri di Hamas in Israele. Pillole di quel narcotico erano inoltre ancora nelle tasche di membri di Hamas rimasti sul terreno dopo i combattimenti. Si tratta, ha aggiunto la emittente, di una droga prodotta in Libano e Siria, nota anche come ‘la cocaina dei poveri’. In passato è stata usata dall’Isis. Le sirene di allarme antiaereo risuonano a Tel Aviv e nel centro di Israele. Nuovo bilancio del ministero della sanità di Gaza che parla di 3.785, inclusi 1.524 minori. I feriti sono 12.493 e di questi 3.983 sono minori e 3.300 donne. Il Dipartimento di Stato ha lanciato un secondo avviso ai cittadini statunitensi in Libano affinché se ne vadano il prima possibile “mentre sono ancora disponibili opzioni commerciali”. Un warning che fa seguito ad un avvertimento simile all’inizio di questa settimana e a un aggiornamento dell’avviso di viaggio per il Libano al livello 4, ovvero “non viaggiare” in quel Paese. Hamas ha lanciato oggi un appello “alla nazione islamica e a tutti gli uomini liberi nel mondo'” affinché organizzino ”marce e dimostrazioni di grandi dimensioni in solidarietà con il nostro popolo”. In un comunicato il portavoce di Hamas Abdel Latif Kanua e’ tornato ad accusare Israele di aver bombardato due giorni fa l’ospedale al-Ahli di Gaza. ”La situazione della resistenza e’ buona. – ha affermato – Il popolo resiste nella propria terra e non si piegher° di fronte al nemico”. Commando dell’esercito israeliano sono di nuovo entrati nel territorio della Striscia di Gaza nel tentativo ”mirato” di localizzare dispersi israeliani o acquisire informazioni sulla loro sorte. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui Israele stima in 203 gli ostaggi portati da Hamas a Gaza e le cui famiglie sono state aggiornate sulla situazione. Lo stesso Hagari ha precisato che nelle zone israeliane a ridosso della Striscia le truppe stanno continuando a ricercare terroristi di Hamas rimasti sul terreno, uno dei quali è stato catturato ieri. L’esercito israeliano in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del cofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Lo hanno riferito fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada. L’esercito israeliano in un attacco a Gaza ha ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del cofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Lo hanno riferito fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada. Ucciso anche Jamila al-Shanti, la vedova del cofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, e prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Lo hanno riferito fonti locali. Al-Rantisi fu ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada. Interrogato dai giornalisti sulle notizie secondo cui la sua amministrazione avrebbe detto a Israele che le forze statunitensi combatteranno al fianco delle truppe israeliane in risposta a qualsiasi attacco del movimento libanese Hezbollah contro lo Stato ebraico, Joe Biden ha detto che questo “non è vero”. Il presidente americano tuttavia ha affermato: “I nostri militari stanno parlando” con quelli israeliani “in merito a quali siano le alternative” in caso di attacco di Hezbollah. Il premier britannico Rishi Sunak è atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in visita di solidarietà a Israele. Lo ha riferito la Radio militare. Sunak incontrerà il premier Benyamin Netanyahu. Il premier britannico Rishi Sunak al suo arrivo oggi all’aeroporto di Tel Aviv ha affermato che gli attacchi di Hamas del 7 ottobre sono stati un “atto di terrorismo indicibile e orribile” e ha ribadito che il Regno Unito sta dalla parte di Israele. “Non vedo l’ora di incontrare più tardi il primo ministro e il presidente e spero vivamente che siano degli incontri produttivi”, ha detto Sunak. Sono oltre 513.000 i palestinesi che stanno trovando rifugio presso le strutture dell’Onu in tutta Gaza, ha affermato l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (Unrwa) in un ultimo aggiornamento. I rischi legati alla salute dovuti alla mancanza di acqua e alle scarse condizioni igienico-sanitarie nei rifugi provvisori delle Onu a Gaza stanno crescendo, ha aggiunto l’Unrwa. “I rifugi sono sovraffollati e dispongono di scorte molto limitate di cibo, prodotti per l’igiene e la pulizia e acqua potabile. Le terribili condizioni, aggravate dai traumi dovuti alla guerra, hanno iniziato ad alimentare le tensioni tra gli sfollati interni nei rifugi”, ha affermato l’organizzazione Onu. I miliziani di Hamas, nell’attacco dello scorso 7 ottobre a Israele, con buona probabilità hanno sparato usando armi nord coreane. Lo indica – secondo i media israeliani che riprendono un’indagine condotta dalla Ap – un video della stessa Hamas e armi sequestrate da Israele, anche se Pyongyang – hanno aggiunto – nega di aver venduto armi all’organizzazione terroristica. Secondo queste fonti, il video mostrerebbe l’uso di granate con propulsione a razzo F-7, arma a spalla adoperata in genere contro i veicoli armati. I lanciagranate con propulsione a razzo – ha spiegato un esperto alla Ap – sparano una singola testata e possono essere ricaricati rapidamente, rendendoli armi preziose per le forze di guerriglia nelle scaramucce con veicoli pesanti. L’ex generale e consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, HR McMaster, ha dichiarato alla Bbc che vede un’invasione israeliana di terra a Gaza come inevitabile, dato che Hamas rappresenta una “minaccia esistenziale” per lo Stato ebraico. “Israele manterrà la sua promessa di schiacciare Hamas”, ha detto McMaster a Radio 4 The World Tonight descrivendo l’obiettivo come “raggiungibile”. A suo avviso gli ostaggi presi da Hamas creano una necessità ancora maggiore di un’invasione di terra. “Non vedo alcuna via d’uscita per Israele se non quella di occupare temporaneamente almeno parti se non tutta Gaza”, ha affermato McMaster, in servizio sotto l’ex presidente americano Donald Trump dal 2017 al 2018. L’ex generale ha aggiunto che se Hezbollah iniziasse ad attaccare Israele da nord, gli Stati Uniti dovrebbero “intervenire” in nome del suo alleato. “Penso che se si aprisse un secondo fronte con quei 110.000 missili che Hezbollah ha puntato contro Israele, le possibilità di un coinvolgimento diretto degli Usa sarebbero piuttosto alte”. Sono oltre 513.000 i palestinesi che stanno trovando rifugio presso le strutture dell’Onu in tutta Gaza, ha affermato l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (Unrwa) in un ultimo aggiornamento. I rischi legati alla salute dovuti alla mancanza di acqua e alle scarse condizioni igienico-sanitarie nei rifugi provvisori delle Onu a Gaza stanno crescendo, ha aggiunto l’Unrwa. “I rifugi sono sovraffollati e dispongono di scorte molto limitate di cibo, prodotti per l’igiene e la pulizia e acqua potabile. Le terribili condizioni, aggravate dai traumi dovuti alla guerra, hanno iniziato ad alimentare le tensioni tra gli sfollati interni nei rifugi”, ha affermato l’organizzazione Onu. La missione Onu (Unifil) schierata nel sud del Libano, incluso il suo contingente italiano, rimane pienamente operativa in tutta l’area di operazione a ridosso della Linea blu di demarcazione con Israele. Lo ha ribadito stamani all’ANSA Andrea Tenenti, portavoce di Unifil, dopo una nuova notte di scambio di fuoco tra Hezbollah filoiraniani ed esercito israeliano lungo la Linea blu. “Possono esserci casi, durante gli scontri a fuoco tra le parti, in cui la missione prenda delle misure precauzionali per salvaguardare la sicurezza dei caschi blu, ordinando di recarsi temporaneamente nei rifugi all’interno delle basi”, afferma Tenenti. “Ma anche in queste situazioni la missione mantiene la completa operatività e il comandante rimane in costante contatto con le parti per mantenere aperto il canale di comunicazione tra le autorità libanesi e l’esercito israeliano”. “In assenza di scontri a fuoco tra le parti – precisa Tenenti – i contingenti di tutti i paesi, incluso quello italiano, rimangono attivi anche fuori delle basi, con pattugliamenti e tutte le altre attività logistiche e operative, sempre in coordinamento con le forze armate libanesi”. Un volo speciale del ministero delle Emergenze russo che trasporta 27 tonnnellate di aiuti umanitari destinati ai civili della Striscia di Gaza è partito per l’Egitto. Lo riferisce il servizio stampa del ministero, scrive l’agenzia Tass. “Su istruzioni del presidente russo e per conto del governo, l’aereo del ministero consegnerà un carico umanitario alla popolazione della Striscia”, si legge nella nota. Il volo speciale Il-76 del ministero è partito dall’aeroporto di Ramenskoye, nella regione di Mosca, diretto allo scalo internazionale di El Arish”, ha aggiunto il ministero. Almeno 65 poliziotti sono rimasti feriti durante la manifestazione filopalestinese di ieri sera nel distretto di Neukoelln a Berlino: lo ha riferito la polizia all’Afp. Le persone fermate sono 174 persone, 65 delle quali sono indagate. “Nelle scorse ore, i colleghi sono stati feriti da pietre, liquidi infiammabili e atti di resistenza. Ma sono stati feriti anche passanti e persone che hanno opposto resistenza”, riferisce dal canto suo l’account X della polizia berlinese che ha usato anche cannoni ad acqua. Dopo che la polizia ha chiesto ai partecipanti di “disperdersi”, “sono stati posizionati bidoni della spazzatura” e altri “ostacoli sulla strada”, “sono state lanciate pietre e fuochi d’artificio contro la polizia” che ha risposto con cannoni ad acqua, precisa l’agenzia.

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