È morta la 45enne colpita nella notte da un colpo d’arma da fuoco alla testa mentre festeggiava il Capodanno in casa con i parenti ad Afragola, nel Napoletano. Si chiamava Concetta Russo ed era nata a Napoli. La donna era giunta in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Napoli con un mezzo di soccorso del 118 intorno all’una della scorsa notte e le sue condizioni erano apparse da subito molto gravi. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, dopo ulteriori accertamenti coordinati dalla Procura di Napoli Nord, il colpo di pistola calibro 380 che l’ha uccisa è partito dall’interno della casa in cui la donna si trovava con i parenti per festeggiare il nuovo anno e dove c’erano oltre una decina di persone. All’interno dell’appartamento i militari hanno rinvenuto e sequestrato un proiettile calibro 380. Le indagini proseguono e a breve saranno raccolte le testimonianze dei presenti. Concetta Russo lascia un marito e due figli maggiorenni. Nativa di Napoli, si era trasferita a Pantigliate, comune nell’area metropolitana di Milano. Si trovava ad Afragola in vacanza per ricongiungersi con i parenti in occasione delle feste. In un caso analogo, nel rione Forcella di Napoli, un’altra donna, una 50enne, è rimasta ferita all’addome da un colpo d’arma da fuoco che l’ha raggiunta mentre assisteva dal balcone di casa allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Il bilancio dei botti esplosi nella notte di Capodanno tra Napoli e provincia è di 35 persone ferite, di cui tre minori, (oltre alla vittima) . Il dato fornito dalla Questura di Napoli segna un aumento del fenomeno rispetto allo scorso anno quando i feriti a causa dei botti tra Napoli e provincia furono sedici, meno della metà. Tra i feriti si segnala anche il caso di un algerino di 50 anni ricoverato in prognosi riservata all’ospedale napoletano Vecchio Pellegrini per ferita da arma da fuoco alla spalla destra. L’uomo ha raccontato che, mentre si trovava in via Marina, da un’ autovettura in corsa sarebbe stato esploso un colpo di arma da fuoco al suo indirizzo. Anche in provincia, ad Acerra, due commercianti di 34 e 28 anni hanno fatto ricorso alle cure dei medici dell’ospedale Villa dei Fiori per ferite da arma da fuoco. I due hanno riferito di trovarsi in Corso Meridionale con un banco di fuochi d’artificio quando sarebbero stati avvicinati da due persone in sella a uno scooter che avrebbero chiesto loro del denaro. Successivamente sarebbero stati raggiunti da altre due persone – in sella a un altro scooter – una delle quali avrebbe fatto fuoco al loro indirizzo ferendoli uno alla tibia e l’altro al ginocchio sinistro. Entrambi non sono in pericolo di vita. Sui due episodi sono in corso accertamenti da parte della Polizia di Stato. Sempre a Napoli, un’automobile ha preso fuoco, in via dell’Epomeo, quartiere Pianura, forse per essere passata sopra un petardo lanciato dall’alto nel corso dei festeggiamenti ed esploso proprio in quel momento. Sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per domare le fiamme che hanno investito la parte anteriore del mezzo. Illesi i passeggeri: a bordo oltre al conducente c’erano anche moglie e il cognato dell’uomo alla guida. A Bagnoli, invece, i carabinieri sono intervenuti nell’ospedale San Paolo per due persone ferite a causa dello scoppio di petardi. Le vittime sono un 33enne ferito da scoppio di petardo al sopracciglio destro con edema palpebrale destro e sospetta lesione e un 47enne dimesso per ustione della coscia sinistra guaribile in dieci giorni. Un uomo, di 31 anni, cittadino italiano di origine dominicana, è stato ucciso con un taglio alla gola causato da un coltello o da una bottiglia rotta. È accaduto stamani al termine di una festa di Capodanno. L’allarme alle forze dell’ordine è scattato attorno alle 8 dopo una richiesta di aiuto per una persona ferita, in una laterale di viale Palmanova. Sono giunte numerose pattuglie dei carabinieri del comando provinciale che stanno tentando di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti. I militari dell’Arma stanno cercando l’aggressore. Sono stati 703 stanotte gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 646. Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti, alcune autovetture parcheggiate in strada. Il numero maggiore in Emilia Romagna, dove sono stati 101. Gli altri interventi sono stati in Piemonte 46, Lombardia 69, Veneto e Trentino Alto Adige 47, Friuli Venezia Giulia 21, Liguria 42, Toscana 49, Marche 25, Umbria 22, Lazio 74, Abruzzo 16, Molise 1, Campania 38, Basilicata 6, Calabria 9, Puglia 60, Sicilia 52, Sardegna 25. Capodanno con momenti di tensione nel quartiere San Siro a Milano, dove in via Zamagna e in piazza Selinunte gli agenti del reparto mobile della polizia sono intervenuti per dei giovani che, a più riprese, hanno accatastato masserizie per darle poi alle fiamme e danneggiato il vetro di un veicolo della polizia. Sono invece complessivamente circa 25mila le persone che hanno festeggiato il capodanno in piazza Duomo a Milano. Le forze dell’ordine hanno controllato in generale circa 1.500 persone, con sei giovani accompagnati in questura perché senza documenti. Altri sei sono stati denunciati in procura: tre per il porto di oggetti atti ad offendere, uno per accensione ed esplosioni pericolose, uno perché inottemperante all’obbligo di dimora nel comune di Torino e uno per il porto abusivo di arma. Centinaia gli agenti di polizia e gli operatori dei carabinieri sono stati impegnati in piazza Duomo, nelle aree limitrofe e nei luoghi di aggregazione come i Navigli, corso Como o il quartiere San Siro. Si sentiva sola l’ultimo giorno dell’anno e così la signora Ileana, 94enne, di Biella, ha chiamato il 112 per avere un po’ di compagnia e qualcuno a cui fare gli auguri. Due agenti della squadra volante della questura cittadina, Gaetano e Gabriele, ieri hanno deciso di raggiungerla e di trascorrere del tempo con lei. “A volte – commentano dalla questura – basta poco per aiutare qualcuno è questa l’essenza stessa del nostro esserci sempre”. Stava facendo esplodere alcuni petardi prima della mezzanotte e uno di questo gli è deflagrato in mano facendogli perdere due dita. E’ accaduto ieri sera intorno alle 21 a Capoterra, nella Città Metropolitana di Cagliari. Un uomo di 50 anni è stato trasportato in ospedale al Brotzu di Cagliari in codice rosso. La ricostruzione dell’episodio non è ancora chiara: sul posto sono intervenuti i carabinieri che si stanno occupando delle indagini. Probabilmente il ferito ha acceso male il petardo oppure non lo ha lanciato in tempo e il ‘botto’ gli è esploso nelle mani. Le persone che si trovavano con lui hanno subito chiamato il 118. Un ragazzo di 17 anni ha subito l’amputazione della mano sinistra , mentre ad un uomo di 47 anni di San Severo sono state amputate quattro dita di una mano per l’esplosione di fuochi d’artificio a Foggia e in provincia durante la notte di Capodanno. L’episodio che riguarda il 17 è accaduto a Foggia dove il giovane è stato ricoverato e operato. Guarirà in un mese. L’altro ferimento è avvenuto in provincia, a San Severo. Soccorso dal 118, l’uomo è stato trasferito nell’ospedale di Foggia dove gli sono state amputate quattro dita della mano sinistra. L’esplosione gli ha provocato anche lesioni di quarto grado al volto. Anche per lui la prognosi è di 30 giorni. Inoltre, sempre a San Severo un altro giovane ha subito ustioni di secondo grado sulla mano destra e lievi escoriazioni al viso mentre a Manfredonia, una persona ha subito l’abrasione da scoppio sul labbro sinistro. L’esplosione di petardi ha causato anche numerosi incendi di cassonetti dei rifiuti in diverse zone della città di Foggia. Sono stati in tutto una quarantina gli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco dalla mezzanotte di ieri alle otto di questa mattina. Sono sedici le persone rimaste ferite durante i festeggiamenti di Capodanno tra Roma e provincia. Tre di questi sono minorenni. Due dei feriti sarebbero stati trasportati in ospedale in gravi condizioni. Nella Capitale, sono stati 160 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nel corso della notte, dovuti in gran parte a incendi di cassonetti, ascensori bloccati, soccorsi a persona all’interno di abitazioni e diversi incidenti stradali. Nella notte le fiamme sono scoppiate anche all’interno di un capannone con merce varia e macchinari da lavoro in via dell’Acqua vergine, in zona Collatina, alla periferia. Un ragazzino di 15 anni ha riportato l’amputazione di due dita della mano destra, in via Civitali a Vittoria Apuana a Forte dei Marmi (Lucca) a causa dell’esplosione di petardi per festeggiare la fine dell’anno e l’arrivo del nuovo anno. E’ successo verso le 23 del 31 dicembre. Sul posto è intervenuta l’automedica e un’ambulanza che hanno trasferito il ragazzo in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Versilia. Ora si trova ricoverato nel reparto di pediatria. A Grosseto, un ragazzino minorenne è rimasto gravemente ferito per lo scoppio di un fuoco di artificio, durante i festeggiamenti di Capodanno. L’incidente è avvenuto in via Mazzini verso le ore 1.15. Il ragazzo, spiega la Asl Toscana Sud Est, è stato portato in un primo momento all’ospedale cittadino Misericordia in codice giallo, ma poi è stato trasferito all’ospedale di Careggi (Firenze) con l’elicottero Pegaso 2. Sul posto erano andati i sanitari dell’automedica di Grosseto e di un’ambulanza della Misericordia di Grosseto. Poteva finire in tragedia il capodanno in montagna per un 20enne, originario di Roma, che stava festeggiando il nuovo anno con amici e familiari a Pacentro, in provincia dell’Aquila. Subito dopo il brindisi di mezzanotte, il ventenne ha acceso un petardo che, accidentalmente, gli è scoppiato tra le mani. Raccapricciante la scena che si è presentata sotto gli occhi dei soccorritori dell’ambulanza del 118, che è stata immediatamente allertata sul numero di emergenza da passanti ed avventori. I sanitari hanno trattato sul posto il giovane prima del trasferimento nel pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona per ulteriori accertamenti. Poi la corsa in sala operatoria per l’intervento d’urgenza che ha portato, per il momento, alla revisione della ferita in attesa della consulenza del chirurgo della mano. Tuttavia, secondo i sanitari, le ferite sono talmente gravi da rendere impossibile la ricostruzione delle dita della mano destra. Pacentro come Sulmona aveva emesso l’ordinanza del divieto di esplosione di botti e petardi nelle zone sensibili del territorio comunale. Sulla vicenda si stanno svolgendo gli accertamenti della compagnia dei carabinieri di Sulmona.

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