Il centrosinistra ha trovato l’accordo sul nome da candidare per le Regionali in Basilicata, dopo il passo indietro di Domenico Lacerenza. La coalizione formata da Pd, M5s, Avs e socialisti, dopo un tavolo che ha definito la coalizione, ha raggiunto l’intesa per candidare alla presidenza Piero Marrese, presidente dem della provincia di Matera. Avanti con il “campo largo” modello Sardegna quindi, con Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, e un nuovo candidato governatore indicato dai democratici. “Le forze politiche del campo democratico, progressista ed ecologista della Basilicata si sono riunite e hanno indicato all’unanimità in Piero Marrese il candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo 21 aprile”. Lo annuncia un comunicato congiunto del cosiddetto campo largo (Pd, M5s, Si, Ev, Psi, +Europa) precisando che “la proposta, che resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l’obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi” – conclude il comunicato congiunto del campo largo. “E’ tempo di un nuovo impegno, dobbiamo proseguire insieme in questo nuovo percorso innovativo e come sempre il vostro sostegno sarà fondamentale per la crescita e lo sviluppo della nostra Lucania”. Così Piero Marrese, candidato alla presidenza della Regione per la coalizione formata da centrosinistra e Movimento 5 Stelle, in un post sui social a poche ore dall’annuncio della sua candidatura. “Umiltà, determinazione e perseveranza sono sempre stati i miei valori ispiratori, da quando, sin da giovane, ho deciso di abbracciare l’impegno sociale e politico”. La laurea a Bari, poi il ritorno in Basilicata e l’elezione a sindaco di Montalbano Jonico. “Nel corso degli anni – aggiunge Marrese – abbiamo raggiunto insieme traguardi significativi: nel 2018 sono diventato presidente della Provincia di Matera, nel 2020 con il 90% dei consensi sono stato riconfermato con la mia squadra alla guida della mia comunità. Nel 2022 la vostra forza mi ha spinto a ripresentare la candidatura a presidente della Provincia e grazie all’unanime sostegno ricevuto dagli amministratori del territorio, sono stato riconfermato alla guida della Provincia di Matera, riprova della fiducia e della stima nel mio operato”. Azione, il partito di Carlo Calenda, sosterrà il governatore uscente Vito Bardi, ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra alle Regionali in Basilicata. L’annuncio è arrivato dal segretario lucano del partito, Donato Pessolano, e dal consigliere regionale Marcello Pittella, che sottolineano le distanze con Pd e M5S: ”Dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista in una regione dove il nostro partito ha conquistato una centralità prendendo il 12.2% alle elezioni politiche, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5S di tenere Azione fuori dalla coalizione”, hanno chiarito Pessolano e Pittella, spiegando le ragioni dell’alleanza programmatica con il centrodestra di Vito Bardi. L’alleanza programmatica con Bardi si baserà su alcuni punti in particolare come ”il necessario rilancio della sanità e del welfare, una riorganizzazione e una implementazione della governance regionale, l’individuazione di strategie per lo sviluppo che valutino anche l’istituzione di un fondo sovrano contro lo spopolamento, una strategia per la cultura che veda Matera come faro. Inoltre – hanno detto ancora – le nuove tecnologie legate all’intelligenza artificiale, la transizione energetica e digitale, le grandi partite industriali tra cui l’automotive. Nel programma di Bardi, particolarmente rilevante per noi di Azione, l’attenzione al mondo del lavoro e la lotta al precariato, con un focus particolare in favore dell’agricoltura e puntando a una governance performante della forestazione. Vogliamo ringraziare il segretario Carlo Calenda per gli sforzi fatti in queste ore per trovare una intesa politica e per la grande sensibilità umana che ci ha consegnato”, hanno concluso Pessolano e Pittella.

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