Aperti i seggi elettorali in Francia per il primo turno delle elezioni legislative. Dalle 8 sono aperti i seggi elettorali nella Francia metropolitana, dove circa 49 milioni di elettori sono chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni legislative in 577 collegi elettorali. I francesi potranno votare fino alle 18:00 o alle 20:00 nelle grandi città, quando emergeranno i primi risultati di questo voto carico di suspense che potrebbe scuotere il panorama politico e aprire la strada alla conquista del potere dell’estrema destra. Si prevede una partecipazione elevata: l’affluenza potrebbe attestarsi intorno al 67% degli iscritti alle liste elettorali, ben superiore al 47,51% del primo turno delle elezioni legislative del 2022. Alta tensione in un seggio elettorale di Nizza, nel sud-est della Francia, in occasione del primo turno delle elezioni politiche anticipate francesi del 30 giugno e del 7 luglio. A pochi minuti dall’apertura dell’ufficio elettorale allestito nella scuola des Baumettes, il presidente di seggio è stato aggredito da uno scrutatore designato dal campo di Eric Ciotti, il presidente dei Républicains estromesso dal partito dopo aver aperto ad un accordo con il Rassemblement National di Marine Le Pen. A denunciare i fatti è stato il sindaco di Nizza nonché rivale politico di Ciotti, Christian Estrosi, in un messaggio pubblicato su X. ”Denuncio con la più grande fermezza l’aggressione fisica di cui è stato vittima il presidente del seggio della scuola des Baumettes da parte di uno scrutatore designato da Ciotti che ha tentato di impedire l’apertura delle sezioni prima dare un pugno al suo presidente”. L’entourage di Ciotti ha confermato e denunciato l’aggressione: ”C’è stato un alterco deplorevole ma risolto: del resto, lo abbiamo licenziato dal seggio”, fanno sapere fonti vicine a Ciotti. Secondo Nice-Matin, l’individuo contestava il fatto che gli scrutatori potessero essere ”pagati dal comune” guidato da Estrosi. L’uomo è stato fermato dalla polizia e, secondo Le Figaro, ”rischia di venire sanzionato per ribellione”. Si conferma in Francia l’atteso boom di affluenza alle urne: il 25,9% degli elettori, 1 su 4, ha già votato a mezzogiorno. Una percentuale in forte aumento rispetto al primo turno del 2022, quando alla stessa ora aveva votato soltanto il 18,43%. Il tasso di affluenza è risultato anche superiore a quello del primo turno, alla stessa ora, nelle ultime elezioni legislative anticipate, quelle del 1997, dopo lo scioglimento del Parlamento da parte di Jacques Chirac. In quel caso vinse poi la sinistra e il socialista Lionel Jospin fu nominato primo ministro. Secondo i sondaggi di questi giorni, l’affluenza finale dovrebbe essere di molto superiore al 47,51% del 2022 e potrebbe persino superare il 67,9% del 1997. A Parigi, l’affluenza a mezzogiorno è più che raddoppiata rispetto a due anni fa, con il 25,48% che è andato già a votare contro il 12,26% del 2022. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha votato nel primo turno delle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 luglio. ”Ho votato. Grazie a tutti coloro che permettono il buono svolgimento dello scrutinio: fate vivere la democrazia”, scrive il presidente in un messaggio pubblicato su X, invitando i connazionali al voto: ”Alle urne cittadini!”. In mattinata, si sono recati alle urne i principali esponenti politici francesi, tra cui il premier uscente, Gabriel Attal, il candidato premier strafavorito nei sondaggi, Jordan Bardella, e il leader della France Inoumise, Jean-Luc Mélenchon.

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