Omicidio di camorra del 2000 risolto dopo 24 anni: due arresti. Uno dei presunti killer era a piede libero, l’altro è detenuto al 41bis. Stamattina, su delega della direzione distrettuale antimafia di Napoli, i militari del gruppo carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito una ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale partenopeo, su richiesta della Dda, nei confronti di due persone gravemente indiziate del reato di omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla finalità di aver agito al fine di agevolare il clan Cesarano, attivo in Castellammare di Stabia e zone limitrofe. Già detenuto in carcere l’ex reggente del clan Cesarano, Luigi Di Martino, tuttora ristretto al regime del 41bis, era a piede libero Gennaro D’Antuono, arrestato questa mattina. In particolare i due indagati avrebbero esploso vari colpi d’arma da fuoco nei confronti di Tommaso Covito, ucciso la sera del 12 novembre 2000, ritenuto uno degli scissionisti del rione Mascarella.

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