Crolla il numero di imprese edili, il numero di ore di lavoro registrate e aumenta il numero di operai rimasti disoccupati: l’attività del comparto costruzioni, in Campania, si è ridotta di un quarto in due anni. Sono i dati della Commissione nazionale casse edili, Cnce, che fotografano la situazione regionale.

La situazione del settore edile sarà il tema dell’iniziativa, in programma domani e dopodomani, patrocinata dall’Inail e organizzata dal Sistema Bilaterale delle Costruzioni, formato da Cnce (Commissione nazionale delle Casse Edili), Cncpt (Commissione nazionale paritetica per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro) e Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia). Nel 2011, la flessione è stata del 14%. Un dato negativo che ha comportato una riduzione di ore di lavoro registrata in cassa edile, tra gennaio 2011 e gennaio 2012, di quasi 500mila in meno. Sono 5.344 gli operai che, in Campania, nel corso di un anno, sul totale di 70mila in tutta Italia, hanno perso il lavoro, per una percentuale del 14% sul totale. A gennaio 2011, inoltre, le imprese iscritte risultavano 11.026. Un anno dopo quelle registrate sono diminuite a 9.943 con una flessione del 10%. Nel mese di febbraio 2012, ultimo dato disponibile, si è registrata, per l’intero comparto, una ulteriore riduzione del 26% delle ore lavorate rispetto allo stesso periodo del 2011. conseguenza negativa, gli operai iscritti alla cassa edile sono passati, nell’arco dell’anno, da 39.116 a 32.721. Le province campane dove la situazione appare peggiore sono Avellino che, nel numero di ore lavorate, ha fatto registrare un -59% e Benevento (-42%). Seguono Salerno (29%), Caserta (26%) e Napoli (16%).

 

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