E’ stata rigettata la richiesta di spostare per competenza territoriale in Sicilia il procedimento a carico del fratello del boss Toto’ Riina, Gaetano, avanzata dai legali nell’ambito del processo a carico di esponenti della camorra Casalese e della mafia Siciliana sul monopolio del trasporto su gomma al Sud e il controllo del commercio dell’ ortofrutta nel Mof di Fondi.
I giudici della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Pierluigi Picardi, hanno emesso ordinanza con la quale la posizione di Riina si riunisce nel processo “madre” con 17 imputati in cui e’ coinvolto anche il figlio del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, Nicola. Il processo, dunque, al fratello di Toto’ Riina si svolgera’ nel tribunale samaritano. I reati per gli imputati vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso, alla concorrenza illecita e all’estorsione. Nella prima udienza, il perito ha depositato le intercettazioni telefoniche e nella prossima udienza, fissata per il 2 luglio, si ascoltera’ un teste dell’accusa. In aula, questa mattina, era presente il nipote del boss Sandokan, Paolo, mentre in videocollegamento era presente Nicola Schiavone. Non ha voluto partecipare all’udienza Gaetano Riina. L’ordinanza emessa a gennaio del 2012 dal gip nei confronti di Gaetano Riina era stata annullata dal tribunale del Riesame per carenza di “qualsiasi accenno di autonoma valutazione in ordine agli elementi indiziari emersi nel corso delle indagini preliminari da parte del gip”.