I Gruppi Consiliari del PD, del PSI e di Speranza per Caserta, hanno presentato un’interrogazione consiliare a risposta orale al sindaco Pio Del Gaudio e all’assessore al Bilancio Nello Spirito per chiedere chiarimenti sull’aliquota Irpef relativa al 2011.

“Appreso che l’aliquota comunale dell’IRPEF è stata erroneamente calcolata per l’anno 2011 al 0,8%; visto che tale errore si è prodotto nonostante la normativa prevedesse la sospensione del potere di deliberare l’aumento dal parte degli EE.LL. oltre lo 0,4% per l’anno 2011, ai sensi dell’art. 77 bis, c. 30, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; art. 1, c. 123, legge 13 dicembre 2010, n. 220; considerato che il Comune di Caserta ha dato comunicazione al MEF solo in data 18/5/2012 che l’aliquota prevista per il 2011 è dello 0,4% e non dello 0,8%; considerato che le principali Softwarehouse di cui si servono i datori di lavoro non hanno potuto aggiornare l’aliquota addizionale IRPEF prevista per il Comune di Caserta per l’anno 2011, così come corretta il 28/5/2012 sul sito del MEF prima di tale data, e più in generale tutti i soggetti preposti sembrano aver calcolato detta aliquota allo 0,8%, venendosi così a determinare un prelievo oneroso a carico dei cittadini, per una complessivo introito destinato dal MEF al Comune di Caserta di circa 4.250.000 Euro, che andrà a raddoppiare quanto previsto nel bilancio di previsione 2011; visto che tale notizia non è ancora posta alla giusta attenzione della cittadinanza tutta; considerato che molti cittadini, specie coloro i quali hanno solo reddito da lavoro dipendente per cui producono esclusivamente il CUD, sono penalizzati in quanto non avranno modo di recuperare la cifra erroneamente trattenutagli se non attraverso la apposita produzione di una dichiarazione dei redditi, con gli oneri a carico conseguenti dall’utilizzo di professionalità e competenze (commercialisti o CAF); chiede di conoscere le iniziative che il Comune intende mettere in campo per favorire la restituzione ai cittadini di quanto erroneamente prelevato alla fonte”.

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