Martedì prossimo, 26 giugno, Benedetto XVI si recherà in visita nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Nella mattinata del 26 il Papa sarà a Carpi e nella “zona rossa” di Rovereto di Novi. Sono state cinque le scosse di terremoto registrate nella notte nelle zone terremotate dell’Emilia.
Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), degli eventi sismici avvenuti tra la mezzanotte e le 5:45, il più forte è stato a 00:02 con magnitudo 3.2 ed epicentro tra le province di Modena e Mantova; gli altri hanno avuto magnitudo comprese tra i 2 e i 2.4 gradi della scala Richter. Tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a oggi sono 14.727 le persone assistite grazie all’impegno del Servizio nazionale della protezione civile in 39 campi di accoglienza, nelle strutture al coperto (scuole, palestre e caserme) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Asshotel. In Emilia Romagna, i cittadini assistiti sono 13.928. Nello specifico, 9.931 sono ospitati nei campi tende, 1.119 nelle strutture al coperto e 2.878 in albergo. Nella Regione Lombardia risultano assistite 784 persone, delle quali 670 sono ospitate all’interno dei 5 campi attivi nella provincia di Mantova, mentre 114 hanno trovato sistemazione nelle strutture al coperto e negli alberghi. Nella Regione Veneto nell’unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone. Sono 5.253 gli uomini e le donne del Sistema nazionale di Protezione civile in campo, tra volontari delle colonne mobili delle Regioni, delle Province Autonome e delle organizzazioni nazionali, operatori ed esperti della protezione civile, vigili del fuoco, personale delle forze armate e dell’ordine, e delle altre strutture operative, a cui si aggiunge tutto il personale delle strutture territoriali di protezione civile.