NAPOLI – “Ha abusato di me e poi mi ha minacciato con la pistola. Diceva: ‘se racconti quello che e’ successo uccido tua madre'”. E’ il drammatico racconto di una delle due figlie di Teresa Buonocore, la donna uccisa nel settembre del 2010 per avere denunciato l’uomo che aveva abusato della ragazzina.
La vittima di quele violenze ha deposto oggi al processo per l’omicidio che si sta svolgendo davanti ai giudici della III corte d’Assise di Napoli. “Una pistola ce l’aveva nel cassetto della cucina e l’altra nella cassetta dei ferri nello scantinato. Io avevo otto anni”. La giovane teste ha parlato dei rapporti con Enrico Perillo, imputato come mandante, il geometra amico di famiglia gia’ condannato in primo grado per quegli abusi: “Le violenze – ha spiegato la ragazza rispondendo alle domande del pm Graziella Arlomede – avvenivano quando le figlie di Perillo, mie amiche, stavano nella loro camera a giocare a computer”. Quando Teresa Buonocore decise che sua figlia non dovesse piu’ frequentare la famiglia del geometra, le venne bruciata la porta di casa. Poi fu ammazzata per vendetta. Per quel delitto due ragazzi sono gia’ stati condannati con il rito abbreviato a 14 e 16 anni.