MATESE – “Una norma che prevede  dodici mesi a partire dal 14.09.2011 per la riforma della geografia giudiziaria – si badi già votata –  poteva essere oggetto di riunioni già da prima o bisogna attendere il 2 luglio 2012 per fare i comunicati?”.


E’ il commento a caldo ed in aggiornamento dell’avvocato Antonio Palmieri. Componente dell’associazione   forense locale dopo il via libera della riforma che ha  terremotato la mappa della giustizia italiana con la eliminazione di tutte le sezioni distaccate tra cui anche quella di Piedimonte Matese con un bacino territoriale che copre buona parte dell’area interna. L’avvocato pone l’accento sulla “lentezza” della politica ad arginare  o contrastare adeguatamente la permanenza del “microsistema” giustizia nel Matese.

 

Avvocato, ci rincontriamo dopo appena cinque giorni,  quello che si temeva è successo, sparisce Piedimonte dalla carina giudiziaria?

Attendiamo la pubblicazione ufficiale ma il decreto legislativo detto Taglia Tribunalini è stato approvato. Nell’attesa di avere di avere il dettato normativo, è purtroppo accaduto quanto temevamo ed aspettavamo, pur nella speranza che accadesse qualcosa di diverso ovvero che non cambiasse nulla.  Ricapitoliamo.Le sezioni a rischio di soppressione, come ormai noto, erano Aversa,Carinola, Marcianise e Piedimonte Matese oltre al Tribunale di Caserta che, pur capoluogo di Provincia, correva il rischio di soppressione per una anomalia che la avrebbe vista, unico capoluogo senza Tribunale. La legge 148/11 prevede infatti al comma 2 lett. C dell’art. 1 l’obbligo di permanenza del tribunale ordinario nei circondari capoluoghi di provincia e, quindi, la salvezza di tutti i Tribunali aventi sede nel capoluogo.

PIEDIMONTE è QUINDI STATA SOPPRESSA?: Certamente. La sezione distaccata di  Piedimonte Matese, che riunisce ventitré comuni interessati e nel cui territorio insistono due uffici del Giudice di pace, Capriati al Volturno e Piedimonte Matese  è stata soppressa come TUTTE le altre 220 sezioni distaccate come già nel progetto di riordino della geografia giudiziaria che la vedeva come una delle sedi a maggior rischio di soppressione” dice l’avvocato Palmieri che rispiega la “vulnerabilità” statistica che ha portato alla soppressione :  “La nostra sezione copre un territorio che pur piuttosto vasto non rispetta i parametri ritenuti dalla legge utili a realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza. Per ottenere il risparmio di spesa e l’efficienza previsti dalla leggedovrebbero essere infatti utilizzati una serie di indici (abitanti, carichi, sopravvenienze) che una sezione come quella piedimontese non può possedere per motivi legati al bacino di utenza, al valore soglia delle cause ma, anche, per la scriminante legata alla mancanza di impatto da parte della criminalità; ovvero, quando essere virtuosi diventa un difetto.

Consideriamo- dice con riferimento ai parametri- quanto previsto per il GdP ovvero 100.000 abitanti (invece che 363769); valutiamo poi 18.094 sopravvenienze, organico di magistratura pari a 28 unità; carico di lavoro annuo pro giudice pari a 638,4, rapporto personale amministrativo/magistrato pari a 3,4. Sembra che gli Uffici con tali parametri abbiano una efficienza più elevata. La produttività sarebbe più bassa negli uffici di dimensioni maggiori come in quelli di dimensioni inferiori (come il nostro). La nostra sezione pur considerando gli abitanti (20.000 circa) degli altri sei comuni che avevano aderito nel 1999/2000 non supererebbe le 82.000 unità. Unico parametro in linea è per il nostro ufficio del GdP quello della soglia produttività.

Per avere dei riferimenti, stando agli indici, in Italia avrebbero dovuto chiudere oltre 50 Tribunali, 200 sezioni staccate e 700 sedi di Giudice di Pace. Allo stato- aggiunge- in mancanza di pubblicazione sono stati soppressi 37 Tribunali Minori e 38 procure oltre, come detto, a tutte e 220 le sezioni distaccate.

Ripeto la domanda di pochi giorni fa,  LA SORTE ERA SEGNATA?: Stando ai numeri e considerando 600 produttività per 100.000 abitanti, la sorte della maggior parte dei Tribunali minori sembrava segnata considerando che in molti casi vi sono circa 1000 procedimenti civili per Tribunale e non per singolo giudice.  Il limite di tre Tribunali per distretto di Corte di appello ed il fatto di non essere capoluogo di provincia, sembravano poi concorrere in modo determinate alla mancanza dei parametri in base alla cruda lettera della legge. In Campania sono stati soppressi  la sezione di Aversa, Ariano Irpino e tanti altri Tribunali meglio dimensionati del nostro..

POSSIBILITà DI ACCORPAMENTO? Le problematiche scaturite dalla L. 148/2011 sul riordino e la conseguente soppressione degli Uffici di prossimità, ci poteva far essere ottimisti sulla conservazione degli uffici del Giudice di pace attraverso il ricorso all’ accorpamento su richiesta previsto all’art. 1, comma2 lettera o); la norma, infatti, concede a comunità ed enti locali interessati, anche consorziati, la possibilità di mantenere gli uffici sostenendone integralmente le spese. Per il nostro territorio la spesa pro cittadino sarebbe sostenibile dalle amministrazioni pur con qualche sacrificio dettato dalla congiuntura sfavorevole. Tale possibilità, non è purtroppo prevista in relazione alle sedi di Tribunale, sulla base del combinato disposto dei comma a, b ed f della legge 148.

E’ tutto irrimediabile o ci sono  POSSIBILITa’ adesso  in ordine al Tribunale?: Io sto al dettato normativo ed ai valori soglia indicati nella relazione ministeriale nonché a quanto si legge in queste ore. Certamente la norma che prevede la soppressione dei Tribunali minori sembrava essere tagliata soprattutto su una certa tipologia di Tribunale (vedi valori soglia di efficienza indicati) e non invece sulle sezioni staccate, quasi a non considerarle (ovvero come di converso già soppresse). SONO STATE, infatti, SOPPRESSE TUTTE come avevo anticipato. Tuttavia dovremmo considerare che non ci hanno ancora materialmente chiusi. Per quanto riguarda l’edilizia giudiziaria, nei casi in cui la sede accorpante non sarà in grado di ospitare gli uffici ivi trasferiti – e potrebbe essere questo il nostro caso – si prevede possano essere utilizzati, per un periodo fino a cinque anni, gli immobili adibiti a servizio dei Tribunali o delle sezioni distaccate soppressi. Peraltro, all’art. 10 comma 3 si prevede un termine di diciotto mesi  per rendere operative le norme sulla soppressione degli uffici ed il trasferimento del personale amministrativo e magistratuale.  Non è poco. Inoltre, i processi pendenti presso le sezioni distaccate e con udienza fissata nel termine di tre anni rimangono presso gli Uffici di appartenenza.

Qualche spiraglio o margine per intervenire quindi ci sono : Non solo. Ricordiamo che bisogna in primis considerare gli aspetti concernenti la illegittimità ed irrazionalità della delega al Governo in materia di revisione della geografia giudiziaria, per violazione degli art. 70 e 72 della Cost., – disciplinanti l’iter ordinario di produzione legislativa – e dell’art. 77 co.2 relativo alla decretazione d’urgenza atteso che soltanto in sede di conversione è stata introdotta una disposizione riguardante la riorganizzazione degli uffici giudiziari, peraltro del tutto diversa rispetto al contenuto del decreto legge convertito e, quindi, tale da configurare la classica ipotesi di norma intrusa nella legge di conversione. La questione di legittimità costituzionale non appare secondaria.

Altra valutazione è quella sui carichi: la riforma potrebbe portare  in breve ad ingolfare le sedi risultanti dal riordino. La 155 del 99 nel rivedere i circondari di Tribunale era andata nella direzione di un alleggerimento dei macro  Tribunali ed oggi, invece, sembra esservi un dietro front. Un maggior carico e la conseguente maggiore lentezza nella risposta di giustizia potrebbero portare a rivalutare il tutto. Non consideriamo elezioni o quanto altro oltre ai 18 mesi di cui all’art. 10 comma 3 ed al discorso dell’uso delle sedi soppresse sino al limite di cinque anni.

POSSIBILITA’ DI ACCORPAMENTO?: Come sa non ci ho mai creduto molto. E, purtroppo, la legge era chiara. La possibilità prevista dalla lettera “b” di ridefinire anche mediante attribuzione di territori a circondari limitrofi……. (secondo la) specificità del bacino di utenza e la situazione infrastrutturale, pare dettata soprattutto per razionalizzare il servizio giustizia nelle macroaree (vedi presunto accorpamento di Aversa a Marano per decongestionare S.Maria o comunque non ingolfare ulteriormente Napoli). Leggendo attentamente la relazione ministeriale tale previsione non pareva relazionata ai piccoli Tribunale e nemmeno alle sezioni staccate.

TUTTAVIA VA CONSIDERATO CHE PROPRIO LA SITUAZIONE INFRASTRUTTURALE E LA specificità territoriale del bacino d’utenza accomunano molti territori italiani ove i comuni che fanno parte di limitrofi tribunali hanno similari problemi infrastrutturali (mancanza di collegamenti, tortuosità, ecc.) e similari bacini di utenza (spesso sottodimensionati e legati ad uffici posti presso la sezione staccata). Spesso, poi, alcuni comuni distano pochi chilometri da Tribunali che si trovano in un altro circondario, invece più distante. LA POSSIBILTà di prevedere in sede di riordino delle circoscrizioni giudiziarie ACCORDI di accorpamento mediante porzioni di territori e circondari limitrofi, come previsto per i Giudici di pace dalla lettera “o” della legge 148/11 e, quindi, la possibilità ex lettera “b” che le comunità possano accordarsi per mantenere due o più tribunali – anche sezioni nel caso che interessa noi – appare ANCORA OGGI RAGIONEVOLE. Non vi sarebbero particolari motivi ostativi evitando che comunità molto vicine, pur culturalmente, subiscano lo smembramento per accorpamento ad altri Tribunali – provinciali e distanti – come appare in previsione.

In questo modo si risolverebbero, in buona parte, le problematiche scaturite dalla L. 148/2011 con conseguente soppressione degli Uffici di prossimità, allargando l’ottimismo sulla conservazione degli uffici del Giudice di pace pure alle sopprimende/ soppresse sedi di Tribunale.

VI E’ UN REALE RISPARMIO? Sembrano esservi dalla riduzione degli Uffici risparmi per 2.889.567 euro per il 2012, 17.337.581 per il 2013 e 31.358.999 per il 2014. I costi dovrebbero essere di gran lunga inferiori ai vantaggi ma, temiamo, che nei fatti il risparmio -se risparmio sarà-, non pareggerà i COSTI PER I CITTADINI , il personale e gli avvocati (le trasferte ad es. le pagherebbero i cittadini e non il ministero) pure quando la riforma sarà (LO SARA? MAI?) a regime.

Abbiamo cercato- conclude Palmieri-  di dare indicazioni alle amministrazioni partecipando a riunioni ed alla stesura di accordi consortili; abbiamo inoltre cercato di stimolare le varie cariche ad ogni livello. La decisione finale, ed il conseguente esborso, spetta alle amministrazioni e le stesse, che sono spesso – pur con distinguo – strutture più lente, non hanno tempistiche similari a quelle di gruppi o associazioni più ristrette ed agili che possono porre in essere taluni adempimenti in tempi più ristretti e sicuri. Lunedì, ad esempio, vi è stata una riunione in Provincia alla quale avremmo voluto partecipare. Avere dei deputati, peraltro in Commissione Giustizia, poteva essere più utile almeno in ordine alla comprensione delle problematiche sorte.

POLITICA  LENTA?: Forse sono io ad essere più veloce. E’ una battuta dettata dal nervosismo del momento, non mi è mai piaciuto accusare alcuni si figuri i politici che, in alcuni casi, sono nostri amici e colleghi. Mi chiedo però. La 138/11, la 148/11 ed il Taglia Tribunalini se è stato votato lo sarà stato da qualcuno. Una norma che prevede  dodici mesi a partire dal 14.09.2011 per la riforma della geografia giudiziaria – si badi già votata –  poteva essere oggetto di riunioni già da prima o bisogna attendere il 2 luglio 2012 per fare i comunicati?

Sulla conservazione del Giudice di pace, tuttavia,  pur con i soliti dubbi sulla tempistica (attendiamo il parere delle commissioni competenti) mi sento piuttosto ottimista e solo per lo stesso motivo non vedo perché non dovrei esserlo, ad oggi, pure per il Tribunale almeno per i prossimi diciotto mesi. Mancanza di cancellieri, rischio soppressione, astensione obbligatoria del Giudice civile con conseguente spostamento di alcuni procedimenti (cautelari, convalide, procedure d’urgenza, possessorie, sequestri conservativi e giudiziari – oltre che appelli al GdP)  al Tribunale di S. Maria C.V.stiamo operando in sinergia con il Consiglio dell’Ordine per stimolare colleghi, presidenza del Tribunale, Corte d’Appello a quanto di dovere. Ad oggi si è risolta la carenza dei Cancellieri e, quindi, si è deliberato per la revoca della astensione nel mese di Luglio per una strana regola che riguarda l’impossibilità di astensioni se non ad intervalli di almeno 15 giorni. Per lo spostamento dei procedimenti sopra indicati, pur se a partire dal 16.09, sono stati inviati alle Presidenze i carteggi stabiliti nella riunione del 28.06.12.

CONCLUSIONI: pur nella evidente difficoltà, un pizzico di ottimismo, meno di quello della settimana scorsa, non guasta mai. Ci auguriamo che la politica più alta possa risolvere le problematiche sorte sul punto. Se a questo aggiungiamo collaborazione e stimolo da parte dei colleghi e, soprattutto unità della classe forense tutta, nessun problema sarà insormontabile”. Parole di auspicio nel vortice di una situazione di profonda riorganizzazione nazionale con ricadute pesantissimo a livello locale come dimostra la vicenda della sede distaccata con il Matese che si .. stacca dal resto dalla provincia-centro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui